di Marta Calcagno Baldini
Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita più volte, eppure rimane meravigliosa.
Un breve excursus della sua storia e nei luoghi in cui riviverla.
Uno dei più antichi centri abitati al mondo, con un ruolo cruciale per tutte e tre le religioni monoteistiche. Questa è Gerusalemme, territorio di conquiste, distruzioni, ricostruzioni. Che si avvertono immediatamente girando per le vie della Città Vecchia: è stata la Città Santa degli ebrei per oltre tremila anni. Nel 1000 a.C. re Davide la conquistò, unificò le tribù che vi abitavano e vi portò l’Arca dell’Alleanza. Il figlio Salomone eresse il Tempio sul Monte Moriah. Dopo la sua morte, nel 586 a.C, il babilonese Nabucodonosor II conquistò Gerusalemme, rase al suolo la città e il tempio ed esiliò gli ebrei a Babilonia. Dopo 70 anni di esilio gli ebrei furono autorizzati a tornare e poterono costruire il Secondo Tempio, distrutto poi dai Romani nel 70 d.C (rimase in piedi solo una parte del muro di sostegno esterno, ancora esistente, conosciuto come Muro Occidentale e il luogo più sacro al mondo per gli ebrei, comunemente chiamato Muro del pianto). Dopo la morte del profeta Maometto, nel 638 d.C i musulmani presero il controllo di Gerusalemme, che divenne la terza città sacra per la religione islamica, dopo La Mecca e Medina. Su 800mila abitanti, oggi i cristiani sono solo 14.500, gli ebrei quasi 500mila e i musulmani poco più di 264mila.
Nella parte antica di Gerusalemme, Givat Ram, si trovano i maggiori musei e parchi della città. Come il Museo delle Terre della Bibbia, che conserva oggetti e opere d’arte provenienti dall’antico Egitto, Anatolia, Mesopotamia e Persia. Sorge vicino alla Jewish National Library, la Biblioteca Nazionale Ebraica, la più vasta collezione al mondo di scritti e oggetti di culto ebraici (www.jnul.huji.ac.il/heb). È ancora in quest’area che si possono vedere il Parlamento e la Corte suprema, oltre al Museo della Scienza e il Monastero della Croce, eretto dove si ritiene fosse cresciuto l’albero usato per costruire la croce di Gesù.
Naturalmente un viaggio a Gerusalemme non è completo senza la visita a Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto, costruito nel 1953 per ricordare soprattutto lo sterminio compiuto durante la seconda guerra mondiale.