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Si sono rinnovate, le Guide Verdi del Touring, seguendo l’evoluzione dei gusti, dei consumi e del modo di viaggiare. Fra i contenuti troverete approfondimenti e consigli d’autore su musica, cinema e vita quotidiana, focus su piatti, festival e sapori locali, proposte di turismo all’aria aperta, naturalistico e sportivo. Vi proponiamo un estratto dalla Nuova Guida Verde Milano.
Dal Fare al creare: la “Milano ex”
Da sempre esiste una “Milano ex”: è la sua vocazione utilitaristica. Quando la città non ha scelto di cancellare, di voltare pagina col passato, ha riconvertito forma e funzione dei suoi luoghi, li ha cambiati e adattati alle esigenze del momento. Così fu già per le basiliche paleocristiane, nate sulle fondamenta della Milano imperiale e pagana, come per la prima centrale elettrica costruita nel 1883 per fornire la città dell’illuminazione pubblica stradale in via S. Radegonda, a due passi dal Duomo, e smantellata nel 1926 per fare spazio al cinema Odeon. La progressiva dismissione delle aree industriali che per tutto il secolo scorso hanno segnato profondamente il paesaggio della città ha riproposto negli ultimi tre decenni in modo cruciale il tema della riconversione urbanistica. E così la fabbrica, luogo totemico della storia contemporanea milanese, cuore e motore dei cambiamenti economici e sociali della città del ‘900, è diventata altro: da centro di produzione materiale a officina delle idee, spazio espositivo d’arte, nuovo centro di aggregazione sociale e culturale. Nella complessa riqualificazione della vasta area industriale del quartiere Bicocca, l’ex edificio 16, l’Hangar Bicocca, dove l’Ansaldo produceva bobine per motori elettrici, è uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Stessa sorte è toccata agli stabilimenti meccanici della Riva e Calzoni, in via Solari - che la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha contribuito a ristrutturare integralmente (oggi la Fondazione ha lasciato gli spazi) per ospitare eventi artistici e culturali – e all’area della ditta Carminati Toselli & C., in via Procaccini, che oggi, sotto il nome di Fabbrica del Vapore, è un vasto spazio polifunzionale di laboratori creativi, sede espositive, set cinematografici e teatrali. Un polo creativo a destinazione mista – studi professionali di designer e architetti, laboratori grafici, gallerie d’arte – è diventata anche la ex fabbrica della Faema (macchine per caffè), in via Ventura, a Lambrate, mentre produzioni televisive e cinematografiche hanno preso il posto degli aerei nelle ex officine Caproni, in fondo a via Mecenate. Nello storico deposito Atm di piazza Tito Lucrezio Caro, al Ticinese, ha trovato sede la Fondazione Forma, spazio espositivo internazionale per la fotografia. Il centro sperimentale del latte e fabbrica dello yogurt di via Salasco, tra l’università Bocconi e il parco Ravizza, è dal 1992 sede della Scuola civica di Arte Drammatica Paolo Grassi. Ma la più vasta opera di riconversione di area industriale è quella nell’isolato occupato dalle ex acciaierie Ansaldo, tra via Savona e via Stendhal, al centro del dibattito politico culturale milanese per sfruttarne al meglio le potenzialità.
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