di Barbara Gallucci
Da più di dieci anni il quartiere è un laboratorio che punta alla riqualificazione di aree ex industriali e alla condivisione della creatività. Esperimento decisamente riuscito.
Dal 2002 la zona circostante via Tortona è quella in cui più si è puntato sulla riqualificazione di grandi spazi industriali da dedicare alla creatività e al design. Un polo, ormai noto proprio come Zona Tortona, che attrae espositori da tutto il mondo che qui hanno l'occasione di mostrare le loro produzioni e, allo stesso tempo, di confrontarsi con gli altri.
Via Savona e via Tortona sono un magnete sia di giorno sia di sera quando il pubblico diventa ancora più eterogeneo. Dal Superstudio Più all'Opificio 31, dall'Autorimessa al Beside, al Magna Pars, fino alla Design Library, gli spazi sono tutti affascinanti e perfetti per ospitare esposizioni di respiro. Il tema di questa edizione è il rapporto tra il presente e il futuro sviluppato dal design, un linguaggio globale che vede rappresentati 39 Paesi del mondo. Sono previsti anche sei itinerari tematici che spaziano dai giovani alle celebrities fino all'high tech e al green design. Cambiare e crescere economicamente proprio attraverso il design è l'obiettivo della Tortona Design Week e a osservare le frotte di giovani curiosi che affollano la zona c'è di che ben sperare.
Novità 2013 è MI gusto Tortona, farmer&gourmet experience che mette in tavola in tavola i prodotti agricoli e le ricette delle cascine lombarde, ma anche le interpretazioni originali degli chef. In tre veri e propry temporary shop, distribuiti tra via Tortona e via Bergognone.
Da notare, presso Superstudio Più (via Tortona 27): l'installazione Hyundai Fluidic – Sculpture in Motion, ispirata alla nuova filosofia cui si ispira il design delle vetture di più recente generazione realizzate dal marchio coreano, e il padiglione Swedish Design, con più di 30 espositori per presentare lo stile scandinavo nel design dei mobili contemporanei. Più oltre, al MACS, Mazda Con-Temporary Space di via Tortona 9 (o via Forcella 3) la personale di videoinstallazioni 3D di Giuliana Cunéaz curata da Fortunato D’Amico e Barbara Carbone.