di Barbara Gallucci
Un quartiere periferico che si è conquistato il suo spazio sulla scena milanese prima dell'arte contemporanea poi del design un anno dopo l'altro. Anche grazie a spazi di grandi dimensioni ricavati in ex strutture industriali e alla scelta di puntare molto sui giovani delle accademie.
Bisogna prendere la metropolitana (e poi la navetta gratuita che fa avanti e indietro tra la fermata Lambrate e gli spazi espositivi) o una bella bicicletta per arrivare a in zona Ventura Lambrate. Uno “sforzo” ripagato dalla qualità di quello che poi si vede e vive in questa zona. Fin da subito si è capito che la commistione tra arte contemporanea e design sarebbe stata il fil rouge proprio per la presenza massiccia di gallerie e spazi espositivi. E, recuperando aree industriali, è possibile ospitare qui 135 espositori internazionali e 66 presentazioni.
Un tour de force che coinvolge le accademie con i loro giovani studenti, ma anche nomi famosi e grandi classici. Innovazione e ricerca, da Israele alla Danimarca fino all'estremo oriente. E, ogni giorno, anche la pubblicazione del giornale Ventura Lambrate Today per non perdersi nemmeno un evento. Da non perdere anche gli appuntamenti di cucina creativa per chi vuole partecipare in prima persona al processo produttivo, anche gastronomico.
Da segnalare, alla Daal Gallery di via Conte Rosso 20, la rassegna Talent's Manifesto: designer italiani scelti nell'ambito del progetto promosso da Designspeaking, magazine online sul mondo del design, dell’architettura, del visual, della grafica e dell’arte.