di Barbara Gallucci
Dai cortili dell'Università statale agli showroom di via Montenapoleone, sono decine gli eventi pubblici che, durante il periodo del Salone del Mobile, ridanno vita al centro di Milano, spesso abbandonato al calar del sole quando gli uffici si svuotano e rimane inanimato.
È una delle costanti questioni aperte di Milano: come ravvivare il centro, super affollato e vissuto di giorno, quanto abbandonato di sera? La rivista Interni ha trovato la soluzione già da qualche anno proponendo il suo evento Fuori salone nei cortili e nei loggiati dell'Università degli studi di Milano. Dall'8 al 21 aprile (quindi anche oltre la durata ufficiale del Salone) una serie di installazioni di architettura e design promuovono un incontro/confronto tra culture differenti e nuove tecnologie.
La parola chiave della mostra è Hybrid, ibridazione o métissage, il concetto è chiaro: lo scambio e l'influenza reciproca è la chiave per l'ispirazione del terzo millennio. Per questo i progetti site specific fanno dialogare progettisti e aziende, ma anche gli utenti finali che, per tre settimane ne godono ampiamente, anche di sera. Un esempio? Ai chiostri dell'Umanitaria, via Daverio 7, la mostra In the key of colour con innovativa piscina, attraverso la quale Paola Lenti presenta le ultime collezioni per outdoor & indoor in collaborazione con Il Cantiere e Piscine Laghetto. E tanto che si è in zona vale la pena fare due passi intorno a piazza Duomo alla ricerca delle classiche bandiere del Fuori salone. E per non sentirsi pesci fuor d'acqua negli atelier più chic basta mostrarsi sicuri di sé.
Un altro luogo da non perdere, a pochi passi dal centro, è la Triennale, culla milanese del design: resta aperta per tutto il periodo dalle 10.30 alle 22 e, tra le rassegne, meritano menzione quelle che si inaugurano proprio in questi giorni: Design. La Sindrome dell’Influenza, a cura di Pierluigi Nicolin e Gae Aulenti. Gli oggetti e gli spazi che ricorda il grande architetto milanese, recentemente scomparso, attraverso una selezione dei suoi più iconici pezzi di design. senza dimenticare la rassegna Danish Chromatism, selezione del design classico e contemporaneo di 30 aziende danesi, punta di diamante della vastissima presenza di creatività targata Danimarca a Milano.