Uno chef dalle Fiandre a Positano

Ecco la strana, meravigliosa avventura di uno chef che ha conquistato il Sud. E che... si è lasciato conquistare. Alois Vanlangenaeker, belga, una stella Michelin, si muove in Costiera come se fosse sempre vissuto qui. È capace di contrattare, alle prime luci dell’alba, con i pescatori locali per ottenere il pesce migliore. Inveisce in dialetto quando la cucina non funziona come dice lui. Conosce per nome tutti i fornitori, come la signora Maria Luisa, maga del pane cafone, quello umile della zona. E soprattutto gestisce da dieci anni la cucina di uno degli alberghi più eleganti del mondo, il S. Pietro. Anzi, le cucine, visto che sono due. Una, in riva al mare, più informale, con piatti veloci e freschi… Il ristorante principale, appena ristrutturato, ha anche un meraviglioso forno maiolicato per le pizze e la griglia da fare all’aperto. La sua è una cucina di territorio. Pesce, ma anche, com’è uso da queste parti, cibo di terra. Strepitoso il suo coniglio intero. Ha talmente assorbito i gusti locali che il suo limone sotto sale, fatto con i frutti raccolti nello splendido orto dell’albergo, è un vero piccolo capolavoro gastronomico. D’altra parte il suo maestro è stato Alfonso Iaccarino, il sommo sacerdote dei prodotti della Penisola sorrentina.

Hotel S. Pietro
Strada statale amalfitana, località San Pietro, tel. 089.875455; ilsanpietro.it.