ESCLUSIVA WEB - Un museo da non perdere

Spesso si tende a pensare che i piccoli musei di provincia siano polverosi e antiquati, le bacheche stracolme di oggetti quasi inutili, le vetrine consunte dal tempo e dalla poca manutenzione. In molti casi invece succede tutto l'opposto. Come a Maniago, dove il Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie, inaugurato nella sua versione definitiva nel 2009, è davvero un gioiellino: spazi espositivi ben congeniati, riproduzioni interessanti, spiegazioni precise, giusta contaminazione tra l'antico e il moderno (ovvero la multimedialità, che altre volte diventa quasi ossessiva).

Così si impara con piacere (un museo dovrebbe servire a questo!) la bella e interessante storia del coltello nella cittadina friulana e nel mondo: non un argomento di poca rilevanza, perché, come recita lo slogan “li usiamo quotidianamente senza dar loro troppa importanza, ma provate a immaginare una vita senza coltelli”. Si dà il caso che a Maniago un conte del Quattrocento ottenne il permesso di deviare i corsi d'acqua per creare canali e rogge: iniziò quindi il lavoro dei battiferri, che utilizzavano macchine mosse dall'acqua. Da allora la produzione di lame e affini non si è mai fermata, passando dal favri da gros (fabbro da grosso, ovvero per attrezzi di contadini e boscaioli) al favro da fin, che nel Settecento produceva strumenti più piccoli, fino allo stabilimento Coricama nato nel Novecento e alimentato non più da acqua ma da energia elettrica. Il Coricama ha chiuso nel 1974 (il Museo è ambientato nei suoi locali), ma a Maniago la tradizione si è conservata: le ditte che lavorano per il coltello sono oggi una settantina. Quando siamo passati noi, quest'estate, il museo era impreziosito da stupende sculture in ferro di Emanuele Bertossi: se non ci sono più, andatele a cercare a Poffabro, delizioso paese poco distante.

Il museo di Maniago fa parte dell'ecomuseo Lis Aganis, che conta 48 soci (tra cui la Provincia di Pordenone e 20 Comuni) e 25 "cellule tematiche" inserite nei percorsi ecomuseali acqua, sassi e mestieri. Come racconta il sito www.ecomuseolisaganis.it, punto di partenza per scoprire l'area, le cellule ecomuseali sono luoghi in cui ognuno può vivere esperienze ed emozioni, partecipare a laboratori, acquisire conoscenze e saperi... sentirsi protagonista del territorio per conservare e mantenere vivo il patrimonio della Comunità locale".

Info: Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie, via Maestri del Lavoro 1 - Maniago (PN) - tel. 0427.709063; www.maniago.itwww.ecomuseolisaganis.it/it/c/9q7w1r/museo_dellarte_fabbrile.html