ESCLUSIVA WEB - La natura del bush

Sa essere madre e matrigna, la natura del bush australiano. La sua fauna e la sua flora hanno sostentato per millenni la popolazione indigena, e ancora oggi consentirebbero di sopravvivere a chiunque ne avesse un’adeguata conoscenza. Anche se le specie dannose, e pure mortali, animali e vegetali sono comunque presenti. Tanto da giustificare il luogo comune ormai diffuso, anche se affrontato con ironia, che il Paese sia pericoloso: come dimostra la gran quantità di siti che compaiono sul tema inserendo le key word Everything in Australia wants to kill you.

Comunque, compiere con una guida esperta una visita nella savana può aiutare ad apprezzare le sue infinite risorse naturali. Si scoprirà, per esempio, la swamp bloodwood, dalle appariscenti inflorescenze rosse, un eucalipto endemico (corymbia ptychocarpa) le cui foglie, private della superficie esterna, rivelano una membrana appiccicosa che può essere usata come cerotto, mentre la linfa che si ricava incidendo la corteccia funziona da emostatico. Dagli steli della spinifex si ricava un collante mentre la lemon grass, come dice il nome, è un’ottima pianta aromatica spontanea, e con le sandpaper leaf, le foglie abrasive del ficus coronata, gli aborigeni levigavano legno e conchiglie (ma si possono usare anche per accendere il fuoco. Poi c’è il quinine tree, una chinconia che produce una sostanza antimalarica e antinfiammatoria; e ancora i frog mouth lilies, ottimi per curare le infezioni da fungo. Il milkwood tree produce una linfa che aiuta la lattazione (ma può anche accecare...) e i tronchi sono un ottimo materiale per le canoe. E dalla sottile corteccia che si pela dai paper bark trees si ricava tessuto e fogli su cui si può scrivere.

Anche il materiale con cui sono costruiti i termitai si può utilizzare: frantumato e sbriciolato produce un resistente materiale da pavimentazione, mentre i nidi delle termiti arboree, bruciati, scacciano gli insetti. La flagellaria è un rampicante molti tenace dal quale si possono ricavare sia funi resistenti sia un efficace antidiarroico; la billy goat plum (letteralmente “prugna del caprone”, planchonia careya) è in realtà come una minuscola patata, molto nutriente, e contiene il 50% delle vitamine delle arance; e dalle foglie del red ash (alphitonia excelsa), bagnate e strofinate, si ricava sapone con funzioni antisettiche. Se gettate in acqua, la privano dell’ossigeno, facendo riemergere i pesci che così possono essere afferrati a mani nude. Abbastanza letali anche le bacche rosse del crab’s eye (occhio di granchio, arbus precatorius): venivano usate, in piccole dosi, per indurre l’aborto e se inghiottite accidentalmente conducono alla morte nel giro di cinque giorni.
Infine, per chi desidera uno spuntino energetico, ci sono le green ant (formiche verdi), il cui addome è ricco di vitamine, anche se il gusto lascia un po’ a desiderare...