Sulla cresta dell'onda

Murley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter CoxMurley Copeland Collection e Hunter Cox

 

Il fascino antico, e intramontabile, di quella che è l’ultima frontiera della vacanza. L’epoca d’oro dei transatlantici nelle immagini D’archivio della gloriosa compagnia britannica di navigazione Cunard (nel video, la presentazione di isabella Brega, autrice del reportage)

È qualcosa di più di una moda. Tanto da resistere a critiche, luoghi comuni e naufragi (non solo mediatici). A poco meno di mezzo secolo dalla sua nascita, il prodotto crociera continua a crescere. Compagnie, navi e porti hanno saputo non solo soddisfare la domanda crescente, passata dai circa 400mila clienti dei primi anni Settanta ai più di 18 milioni del 2011, ma anche rinnovarsi in termini di immagine e di proposte.

Nato a livello turistico come prodotto di lusso, legato all’esigenza di riconvertire i transatlantici in crisi per la concorrenza degli aerei commerciali a reazione sui viaggi intercontinentali, il prodotto crociera si è assicurato un futuro proponendosi non più solo come un soggiorno all’insegna del relax quanto come una vera e propria vacanza che inizia non arrivati a destinazione ma al momento in cui si sale a bordo. Da qui la nascita delle rotte del divertimento. Per tutti, famiglie ma anche giovani e clienti dal budget ridotto. Cui offre con il suo all inclusive un sentore di esclusività e opulenza, ben rappresentati dagli allestimenti pirotecnici e hollywoodiani che caratterizzano molte compagnie. Non tutte però si sono piegate a questa logica spersonalizzante. Alcune hanno scelto di essere diverse rimanendo se stesse, non venendo meno alla propria tradizione. Fatta di un servizio impeccabile quanto discreto, cucito addosso agli ospiti con una cura quasi sartoriale. È questo il caso di Cunard (www.cunard.com), l’unica con regolare rotta sulla storica tratta transatlantica. Queen Mary, Queen Elizabeth, Queen Victoria, nomi leggendari che evocano una storia leggendaria: impronta britannica, eleganza, fascino e lusso discreto d’altri tempi. Fin dal 1838. A bordo delle sue navi è possibile fare il giro del mondo ma anche crociere in Europa, Nordamerica, Oriente, Oceania e Caraibi. Il tutto in puro stile Cunard: il tè delle cinque nell’elegante sala da ballo sulle note di un quartetto da camera, le lezioni di scherma o di recitazione, una biblioteca con ottomila volumi, serate danzanti con orchestra e maestri da ballo. Ristoranti ricercati e pub per una pinta di birra, le bocce su prato, il paddle tennis e il croquet. Spa, piscine, palestra, casinò, discoteca, spettacoli. Comfort e relax, ma niente jeans dopo le 18 e un rigido dress code per le serate di gala, dove sfogare la voglia di toilette elaborate. Qualcosa per tutti ma non da tutti, che esprime bene il senso del periodo più glorioso dell’andar per mare. Già pregustando la prossima crociera. La più bella.

Fotografie di: Murley Copeland Collection e Hunter Cox
Peso: 
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