di Silvestro Serra
Dove si celebrano i 120 anni di intuizioni e di successi, ma anche il ruolo e l’utilità di un’associazione indipendente come la nostra nel prossimo futuro
Vi accorgerete, se non ve ne siete già accorti dalla copertina, che state sfogliando un numero della vostra rivista molto speciale o quantomeno molto diverso dai soliti. E questo ha bisogno di una piccola spiegazione. Stiamo entrati nel centoventesimo anno di vita della nostra associazione e questo ci è sembrato un traguardo così importante da farci mettere da parte il proverbiale basso profilo del Tci e da dover essere ricordato con maggiore enfasi del solito. Sono davvero poche le associazioni come la nostra, privata, senza scopo di lucro, autofinanziata e indipendente, che possano vantare questo record. E quindi con orgoglio abbiamo voluto che anche la rivista Touring partecipasse a questo appuntamento. Da una parte ricordando i tanti contributi originali e molte volte decisamente anticipatori portati in questi decenni dagli uomini e dalle donne del Touring Club alla diffusione del turismo nel nostro Paese, dall’altra sottolineando che mai come in questo momento è necessaria e utile la funzione, che può dare un’associazione come la nostra che conta più di 300mila soci, di stimolo, sostegno, capacità di visione per lo sviluppo di un turismo responsabile, compatibile e sostenibile anche nel prossimo futuro.
Con questi obiettivi abbiamo voluto raccontarvi in anteprima, per quanto sia possibile raccontare a parole un percorso emozionale che va assolutamente visto dal vivo, i contenuti della straordinaria mostra, organizzata a Milano a partire dal 13 marzo e fino al 25 maggio prossimo insieme a Studio Azzurro (suoi tanti rivoluzionari allestimenti di mostre multimediali, come quello per il padiglione dello Stato del Vaticano della Biennale d’arte di Venezia o per il padiglione italiano dell’Expo di Shanghai). E con questo spirito bipartisan, ricordare le nostre profonde radici ma guardare al futuro (come il varo del grande portale su internet www.touringclub.it), abbiamo ripercorso le tappe della nostra plurisecolare storia, abbiamo sottolineato il significato stesso delle diverse componenti del nostro marchio (il turismo, l’associazionismo, l’italianità, la bicicletta...) e al tempo stesso ribadito che i nostri valori sono condivisi con i “cugini” della National Geographic Society che più o meno in contemporanea fu fondata a Washington con lo stesso spirito del Touring Club. Per l’occasione abbiamo chiesto ai nostri amici e compagni di viaggio, scrittori, artisti, musicisti, opinion maker, tutti personaggi noti, autorevoli e credibili, di raccontarci il loro modo di viaggiare. Infine grandi fotografi e giovani talenti italiani del reportage di viaggio hanno dato il loro contributo scegliendo per questa ricorrenza eccezionale le immagini per loro più significative per illustrare “la loro Italia”. Insomma crediamo che questo sia davvero un numero da conservare, una copia da collezione, la prima, ci auguriamo, di una lunga serie, di un attento e sempre più utile vostro compagno di viaggio.