Tam tam. Alta cucina

Una cena al 35° piano con vista su New York e Central Park. L’ora del tè nell’albergo più antico (e chic) di Londra. E ancora, visitare Melbourne tramite il web. Sono le ultime tendenze nel mondo del turismo. Ve le raccontiamo... al volo

Arriva il turista telecomandato
A Melbourne, Australia, due volontari hanno visitato la città seguendo le indicazioni ricevute via internet 8.726 suggeritori, 1.514 foto su Instagram, 109 km percorsi e perfino… una proposta di matrimonio andata a buon fine. È il bilancio del progetto Melbourne Remote Control Tourist ideato da Tourism Victoria, l’ente del turismo dello Stato australiano. 
Nel mese di ottobre, per cinque giorni due “turisti” hanno girato Melbourne seguendo gli “ordini” degli utenti che hanno inviato loro indicazioni sui luoghi da vedere e le persone da incontrare tramite Facebook e Twitter. Il viaggio è stato ripreso e trasmesso in diretta e si può rivedere su remotecontroltourist.com e sulla pagina Facebook playmelbourne. 

L’Oriente a Manhattan
Dentro, una felpata atmosfera orientale. Fuori, lo skyline spettacolare dei grattacieli e del Central Park
Pochi locali a New York possono vantare una vista così mozzafiato come quella che si gode da Asiate, il ristorante e il bar al 35° piano dell’hotel Mandarin Oriental (www. mandarinoriental.com/ newyork/) che festeggia in questi giorni i primi dieci anni a Columbus Circle, angolo con la 60th street. È come vedere il Central Park (e il Lincoln Center) dall’elicottero senza il fastidioso fischio del rotore. Tutti i rumori sono attutiti da tappeti, vetrate, boiserie e una fornita cantina a vista. Così 
il traffico, parecchie decine di piani più sotto, sembra un gioco di automobiline. Il ristorante, con i tavolini affacciati sul vuoto, e l’adiacente bar sono i due nuovi indirizzi per soste golose e rilassanti per i visitatori a Manhattan. L’happy hour ideale è quella che precede il tramonto quando la luce di Manhattan assume magiche tonalità arancio e rosse: uno spettacolo esclusivo, riservato altrimenti solo a Woody Allen e agli altri fortunati abitanti della zona. 

L’ora felice di Londra
Dove gustare la cerimonia del tè (rinforzato) in versione british 
C’era una volta, a Piccadilly, Fortnum & Mason, fornitore ufficiale della regina Elisabetta. Secoli dopo, ma sembra già passato remoto, fu la volta di lady Diana, che scelse per i suoi pomeriggi da Chelsea Girl il Fifth Floor, lo spazio al quinto piano del grande magazzino Harvey Nichols a Knightsbridge. Ora il posto giusto per un tranquillo momento di relax pomeridiano è la sala da tè dell’hotel Brown’s a Mayfair (www.brownshotel.com), il primo albergo della capitale (ha appena festeggiato i 175 anni) da poco restaurato e trasformato da sir Rocco Forte nel posto più glamorous dell’accoglienza britannica, con 17 tipi di tè, trionfi di sandwich, pasticcini, frutta, marmellate e torte appena sfornate e i bei ritratti di Terence Donovan, il fotografo della Swinging London, alle pareti. 
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