Accessibilità. Libertà sulla neve

Rifugi accessibili, corsi di monosci e dualsci per non vedenti, piste a disposizione di tutti. Dal Trentino alla Valle d'Aosta la libertà di sciare in sicurezza e con i migliori maestri della Alpi a fare da istrutturi

­Sulla mappa del comprensorio Carosello Ski Folgaria (Tn), i rifugi accessibili sono segnati in giallo. Garantiscono l’assenza di barriere architettoniche e la presenza di una sedia a rotelle a disposizione dei clienti. «Perché è bello sciare, ma è lo altrettanto godersi il relax tra una pista e l’altra, senza sentirsi disabili» racconta Corrado Sulsente. Corrado ha 52 anni ed è il presidente di Scie di passione, un’associazione di maestri di sci, tra cui Tommaso Balasso, guida del pluripremiato atleta paralimpico ipovedente Giammaria Dal Maistro, qualificati  per insegnare tecniche e segreti di una buona discesa alle persone con disabilità psichiche, sensoriali o motorie. E ai loro familiari che possono partecipare alle lezioni e condividere un momento di svago, aiutandoli a essere sempre più autonomi, anche sugli sci. «Siamo aperti tutti i giorni, da dicembre a marzo e quello che offriamo è un servizio completo, dalle lezioni (da 35 euro l’ora) fino al noleggio, dell’attrezzatura» spiega Sulsente. Tra queste i monosci, i dualski (una sorta di tandem) e le cuffie dotate di microfono per facilitare la comunicazione tra lo sciatore non vedente e la sua guida. Ausili dati gratuitamente a chi si avvale del maestro, e affittati a 8/10 euro al giorno agli altri clienti. Ma l’ultima novità della scuola è il Scie di passione Everywhere, un camper che quest’inverno sta attraversando le Alpi, per portare in altre località montane l’esperienza (e le attrezzature) del team di Folgaria. A guidarlo, Mauro Bernardi, maestro di sci, paraplegico dal 2005. Per informazioni, tel. 346.0033926, sciedipassione.com.

Se il vostro sogno di libertà passa da una tavola, la meta giusta è Courmayeur (Ao), dove Andrea Borney, 45 anni, e l’associazione Antenne handicap Valle d’Aosta onlus, hanno fatto dello snowboard la loro specialità. Merito di una ragazza affetta da tetraparesi spastica che con la sua voglia di vita ha contagiato un «normale» maestro di sci costringendolo a provare. «All’inizio mi sembrava impossibile, poi ho iniziato a documentarmi e a buttare giù qualche schizzo, finché un giorno non è nato il Bass, il Borney adapted snowboard system», ricorda Borney. Ovvero una tavola dotata di manubrio e imbragatura che consente alle persone con gravi limitazioni fisiche di praticare lo snowboard in posizione eretta, con l’aiuto di un maestro. Un esperimento arrivato sul mercato grazie all’associazione omonima che ha sede a La Plagne, in Francia, dove si trova la più importante scuola di sci per persone con disabilità d’Europa. Per prenotare una lezione individuale (45 euro/ora sia adulti sia bambini) basta contattare la segreteria (tel. 0165.869088; www.antennehandicap.it).

Da Madesimo (So) all’Etna, passando per Roccaraso (Aq) e l’Abetone (Pt). I Freerider sports event davvero non conoscono barriere. Soprattutto se si tratta di far sciare più persone possibili, con una formula semplice e vincente: un tour in giro per l’Italia, con tappe di tre giorni, alloggio, vitto (1/2 pensione), attrezzature e scuola di sci costa 260 euro. Il programma dettagliato si trova su monosci.it. Per chi ama la sana competizione, l’appuntamento da segnare in calendario è il 16 marzo, a Predazzo (Tn), per la Sfida, il gigante a coppie miste organizzato dall’associazione Sportabili, alla decima edizione (tel. 0461 501999; sportabili.org).

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