di Monica Benassi
L’autrice di questa foto è la socia Monica Benassi, 37 anni, operatrice sociosanitaria di Boretto (Re). Se volete vedere i vostri scatti pubblicati su Touring inviatene un massimo di cinque in jpeg a photofinish@touringclub.it, o caricate le vostre gallery e i vostri racconti di viaggio su www.touringmagazine.it.
Ho avuto la fortuna di visitare il giappone nel settembre 2010. I preparativi prima della partenza sono stati tanti: dalle letture di libri a fiere del turismo per capire il più possibile prima di partire. Avevamo deciso di visitare il Giappone da soli prenotando solo il volo aereo, gli spostamenti in treno e i pernottamenti. Sapevo cosa avrei trovato una volta arrivata sul posto. A cominciare da Tokyo: una vera giungla di cemento, luci al neon, folle enormi e all’apparenza enormemente sole, tanta modernità e ipertecnologie ovunque. Ma questo non era il Giappone che volevo raccontare una volta tornata a casa. Sono appassionata di fotografia da anni e quando viaggio sono solita portare a casa dei reportage. Nelle mie foto cerco di fermare quelle che sono le mie emozioni, cerco l’anima dei luoghi, e l’anima del Giappone potevo trovarla solo nel suo passato. Per questo le tappe successive del viaggio erano Kyoto, Nara e Hiroshima. L’emozione nel vedere i templi perfettamente conservati, nel camminare per le vie delle geishe, nel passeggiare per i vicoli al tramonto dentro al quartiere di Gion a Kyoto è stata enorme. Un salto nel passato, a un Giappone classico, con i samurai e le leggende sugli spiriti della natura. Il Giappone com’era prima della guerra e dell’attacco nucleare a Hiroshima. Da quel momento molte città hanno cambiato faccia e grattacieli e cemento hanno preso il sopravvento lasciando sotto le macerie anche tradizioni millenarie, cedendo purtroppo all’occidentalizzazione. Nelle mie foto ho cercato nei volti delle persone e nella quiete dei templi le tracce di questo passato straordinario, stando in disparte, senza disturbare. Cercando solo di cogliere il respiro del Giappone che fu.