Photofinish. L’India più genuina

Giovanni Pandolfo

L’autore di questa foto, e di questo articolo, è il socio Giovanni Pandolfo, 55 anni, ingegnere di Torre del Greco (Na). Se volete vedere le foto dei vostri viaggi pubblicate su Touring inviatene un massimo di 5 in jpeg a photofinish@touringclub.it

Da molto tempo io e mia moglie Paola, anche lei appassionata viaggiatrice, avevamo l’intenzione di visitare l’India. Ma non tanto quell’India dei noti circuiti turistici, piuttosto quella più vera, più genuina. Il recente viaggio del Touring Club Italiano nel Gujarat ci ha consentito di entrare in contatto con un territorio ancora non contaminato dal turismo. Questo Stato del Nordovest dell’India, confinante con il Pakistan, è caratterizzato da una grande diversità etnica, culturale e religiosa. I gruppi tribali sono numerosi e poi ci sono giainisti, musulmani, indù e cristiani. 

Il Gujarat è strettamente legato anche al nome del Mahatma Gandhi che è nato in una città di questo Stato, Porbandar, e la famosa Marcia del Sale, promossa proprio dal Mahatma nel marzo del 1930 per porre fine al monopolio dell’impero inglese, si è svolta da Ahmedabad a Dandi, due città gujarati. Questo Stato indiano ci ha affascinato con la semplicità e cordialità delle persone, con la ricchezza dei sari di seta e dei costumi delle donne, con l’allegra confusione dei mercati e con il traffico disordinato dei tuk tuk (gli Ape, costruiti su licenza della nostra Piaggio). Nel deserto del Little Rann of Kutch abbiamo incontrato gli asini selvatici nel loro ultimo rifugio esistente al mondo, assieme ai fenicotteri rosa e alle antilopi azzurre. Qui vivono anche numerose famiglie che, in condizioni di vita durissime, producono il sale. 

In pieno deserto, si trova persino il tempio di Vachra Dada, una delle più popolari divinità del Gujarat. E poi ancora ci sono le lussuose residenze di re e maharajha, con incredibili collezioni di auto d’epoca e, addirittura, con stazioni e carrozze ferroviarie private. In bella esposizione le bilance con le quali, in occasione dei compleanni dei sovrani, il popolo doveva versare tanto oro quanto il loro peso. A Bhavnagar abbiamo avuto persino la fortuna di partecipare a un matrimonio con tre giorni di festeggiamenti, in cui noi eravamo gli ospiti d’onore!

La foto è stata scattata nel villaggio di Ludhia, noto per il suo artigianato tessile, distante pochi chilometri dal Pakistan. Per raggiungere questi villaggi di frontiera ci sono serviti particolari autorizzazioni e molta pazienza per superare estenuanti attese ai check point dell’esercito indiano. Ma ne è valsa la pena!

Fotografie di: Giovanni Pandolfo
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