di Isabella Brega
La terza città della Germania, nota per la sua vivace vita culturale, vista dal direttore d’orchestra italiano
Ha appena finito di mettere le mani nel motore dell’orchestra il maestro Riccardo Frizza. La cavalcata finale rossiniana si è conclusa e Cenerentola ha celebrato il trionfo della bontà sull’arroganza “non più sola nella cenere”. Cinque uscite hanno accompagnato il successo dell’opera buffa del musicista pesarese all’Opera di Monaco di Baviera. Una grande fatica nervosa, e fisica, ma il direttore d’orchestra che apre la porta del camerino ha l’aria rilassata e soddisfatta di chi sa di aver fatto bene il proprio lavoro. Nessuna posa o bizza da primadonna per questo giovane maestro bresciano che porta nel mondo la grande tradizione del melodramma italiano.
Da New York a Parigi, da Venezia a Seattle, Frizza ha un’agenda quanto mai piena: «La mia scoperta di Monaco è recente. La prima volta non l’ho capita. Mi sembrava fredda, rigida, lontana. Poi passeggiando per i suoi parchi e i viali l’ho scoperta elegante e curiosa». Competente soprattutto, grazie anche alla sua lunga tradizione musicale risalente ai Wittelsbach e alla loro fastosa Residenz. Una città di 1.400mila abitanti che tanta Italia ha nei suoi eleganti palazzi, ricca di tre grandi orchestre, 45 musei e una cinquantina di teatri. Primo fra tutti l’Opera per 2.100 spettatori, dove ebbero la loro prima rappresentazione ben quattro opere di Wagner. Anche Mozart aveva scritto qui La finta giardiniera e presentato la prima dell’Idomeneo. Tanti i concerti all’aperto e i festival estivi, come quello dell’Opera in luglio, per questa città vivace. E pragmatica. Come Frizza, che non rinnega il diploma da motorista. Di quanti come lui avremmo bisogno per avvicinare con semplicità ed entusiasmo i giovani all’opera. Non chiedono altro che di esserne sedotti.
Il personaggio
Nato nel 1971 a Brescia, Riccardo Frizza è uno dei più noti interpreti del melodramma italiano. Ha diretto fra le altre l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, i Wiener Symphoniker, la Tokyo Symphony Orchestra e la Philharmonia Orchestra di Londra. Ha riscosso grande successo al Metropolitan di New York con Armida e alla Scala con Oberto. A giugno sarà all’Opéra di Parigi, a settembre al Metropolitan di New York e a ottobre all’Opera di San Francisco.
Consigli di viaggio
A Monaco, collegata a Milano e Bergamo da Air Dolomiti, si può dormire all’elegante hotel Palace che ha ospitato anche il pianista Lang Lang.