di Luca Bonora
Al Calitri Sponz Fest sono protagonisti i riti del “dopo matrimonio”: balli, canti e cucina tradizionale.
Nato da un’idea del cantautore Vinicio Capossela, originario di questo piccolo centro in provincia di Avellino, vi aspetta dal 28 al 30 agosto
La festa per definizione, nel Sud Italia, è quella del matrimonio. Talvolta unisce elementi pagani e ancestrali a quelli religiosi, celebra il rito del pranzo come momento di prosperità, si completa con danze e balli e più a lungo dura, meglio è. Questa ritualità è forte sia nelle città, come Napoli, sia nei paesi. Come a Calitri, piccolo centro della provincia di Avellino lungo le rive del fiume Ofanto. Alla festa partecipano tutti, “accappanti” compresi (così sono chiamati in paese quelli che si intrufolano ai matrimoni, senza essere stati invitati). Il matrimonio ideale dura tre giorni, un’immersione assoluta nella festa. Proprio come accade al baccalà.
Che c’entra il baccalà? C’entra, c’entra. In passato era l’unico pesce che raggiungeva i paesi dell’interno e – come oggi – per essere consumato doveva restare in ammollo a dissalare per almeno tre giorni. In dialetto questa operazione veniva chiamata “sponzare”: letteralmente “fare la spugna, inzupparsi”. Quei tre giorni a mollo sancivano una trasformazione e un miglioramento: il baccalà perdeva rigidità e diventava commestibile, più buono.
Allo stesso modo, la scorsa estate è nato il Calitri Sponz Fest, tre giorni in cui ci si immerge nella festa, perdendo rigidità e recuperando, amplificati, tutti gli elementi legati alla gioiosità del matrimonio, come musiche, danze e naturalmente... cibo. L’idea venne a Vinicio Capossela, cantautore italo tedesco nato ad Hannover nel 1965 da genitori emigranti – il padre è di Calitri, la madre di Andretta, un paese vicino –. Capossela, più volte tra i protagonisti del concerto del 1° maggio a Roma, è cresciuto in Emilia e di recente si è riavvicinato alla sua terra d’origine, ideando, appunto, il Calitri Sponz Fest di cui è direttore artistico.
Calitri visse il suo quarto d’ora di celebrità nel 2009 quando una rivista inglese, International Living, lo inserì, unico centro italiano, tra i “Nine places when you can retire and live like a king”, i “nove luoghi dove puoi ritirarti e vivere da re”. «Dopo quell’articolo, circa sessanta famiglie britanniche e irlandesi comprarono casa in paese», racconta l’attuale assessore comunale alla Cultura e Turismo Giuseppe Di Guglielmo. «Siamo un’area interna, però abbiamo borghi, castelli e panorami che meritano di essere riscoperti. E poi siamo a un’ora e mezza dalla costiera amalfitana e dagli aeroporti di Napoli e di Bari.» In paese sono orgogliosi del Museo della ceramica, una tradizione locale forte e antica, ospitato nel complesso di Borgo castello. Nei dintorni, oltre al bosco di Castiglione e alla chiesina rurale della Madonna della Foresta, è da non perdere il parco storico-archeologico dell’Antica Compsa.
«A Calitri abbiamo 150 posti letto, soprattutto b&b e agriturismi», prosegue l’assessore, «ma coinvolgendo i privati e i centri limitrofi lo scorso anno abbiamo potuto gestire 18mila presenze che per noi sono un numero enorme.»
Gli ospiti e il programma del Calitri Sponz Fest 2014 sono ancora in via di definizione, a eccezione del concerto di Capossela fissato per la serata conclusiva. Siete tutti accappanti, pardon... invitati.
E ARRIVA IL CINEMA. Per l’edizione 2014 anche un concorso per cortometraggi
La seconda edizione del “Calitri Sponz Fest” si terrà a Calitri dal 28 al 30 agosto e coinvolgerà anche i paesi vicini. Quest’anno poi il festival si allarga al mondo del cinema, con il “Calitri Sponz Film Fest”, primo concorso internazionale per cortometraggi dedicati ai matrimoni.
Per informazioni: proloco Calitri, tel. 0827.38058 oppure 347.4750089 (orari: lun-ven: 10.30-13 e 17-20);
www.comunecalitri.gov.it; www.sponzfest.it