di Laura Sommariva | Fotografie di Laura Sommariva
In Alto Adige ho scoperto un nuovo tipo di passeggiata in montagna: in gruppo, con altri cani e i loro padroni
Chi ha detto che un barboncino non può fare il capobranco? E che bisogna essere taglie forti per dare una zampa nelle operazioni di salvataggio? Ho sempre patito il complesso della statura: sono uno spirito coraggioso e tenace costretto in nove chili di muscoli e pelo. Eppure – come vi spiega l’etologo Desmond Morris – le differenze fra un alano e un chihuahua sono solo apparenti: abbiamo tutti il lupo come antenato comune.
Grazie a questa vacanza in Alto Adige, io e la mia bipede abbiamo riscoperto istinti e piaceri di un’epoca remota, quando i lupi sono diventati cani. Il merito è di Elisabeth Prünste del Mair am Ort, un albergo di Tirolo pensato per bipedi e pelosi, dove ogni mattina e una volta la settimana per tutto il giorno ci si ritrova tutti insieme – dallo yorkshire al labrador – per un’immersione di gruppo nella natura. Nasi che frugano e code che scondinzolano, tracce da seguire e torrenti da saltare: forse non sarò io il capobranco, ma stare con i miei simili mi piace molto.
Camminando fra le montagne di Merano come un vero branco abbiamo vissuto esperienze eccezionali per 4zampe di città come noi. Per non parlare della visita organizzata al campo cinofilo della Croce Rossa, dove grazie alla mascotte Maggie – un’affascinante shitzu più bassa di me – e ai consigli del loro addestratore Helmut Hochgruber ho scoperto il mio talento per i percorsi a ostacoli.