ESCLUSIVA WEB. Logroño, i templari e... il gioco dell'oca

Uno dei luoghi più singolari di Logroño è lo slargo chiamato placa de la Oca. Al centro, un tabellone a spirale rappresenta città e luoghi del Cammino di Santiago, e anche diverse oche. Accanto, alcuni dadi giganti ribadiscono che si tratta di un gioco dell'oca. Ma perché è qui? Che cosa rappresenta?

Molti sostengono che il gioco dell’oca sia stato inventato dai Templari nell’XI secolo, ispirandosi al Cammino di Santiago. A sostegno dell'ipotesi, il ruolo che fin dall'antichità avevano le oche: guardiane, anzitutto di Roma, poi di diversi luoghi sacri (monasteri, abbazie). Allo stesso modo i Templari sarebbero i custodi del Cammino, e le oche una loro raffigurazione esoterica: nei luoghi affidati ai Templari, le caselle delle oche, ai pellegrini è garantita protezione. E sempre tentando interpretazioni esoteriche, la casella finale ha il numero 63 (numero insolito) perché in quell'anno, il 63 d.C, Giuseppe d'Arimatea iniziò l'evangelizzazione dell'Inghilterra.

In ogni caso; Logroño era per i Templari il punto di partenza del Cammino, e nel percorso disegnato sulla piazza è raffigurata nella casella di partenza. Il percorso, a spirale, è a grandezza naturale: ogni casella può ospitare comodamente una persona. In alcune caselle sono riconoscibili luoghi del Cammino (chiese, castelli…) altre sono più simboliche, come la prigione e il ponte. E poi ci sono le oche, che accompagnano verso il traguardo.