Photofinish. Non solo la Torre pendente...

Francesco Lazzeri

L'autore di questa foto è il socio Francesco Lazzeri di Pisa, attento osservatore della sua città. Se volete vedere pubblicati i vostri scatti su Touring inviatene un massimo di cinque in formato jpeg a photofinish@touringclub.it

La mia città, Pisa, accoglie ogni giorno frotte di turisti che, allineati dietro le guide, si recano dai parcheggi degli autobus alla piazza del Duomo per ammirare il complesso architettonico che si sviluppa sull’enorme piazza dei Miracoli (Patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987, ndr). Giunti sotto la Torre pendente, si accontentano, spesso, di assumere forme plastiche per sorreggere la Torre, in una delle più stereotipate immagini che possano esistere al mondo.

Ogni pisano che conosca un po’ la storia e l’arte della propria città prova sempre grande amarezza nel vedere questa sorta di “mordi e fuggi turistico”, il cui senso finale è spesso il seguente: via via, una rapida occhiatina per vedere e sorreggere la Torre pendente e poi tutti di corsa a Firenze. Proprio per questo vi ho inviato una foto, che ho intitolato Madonna del piccione, che da sola può riunire i due significati che, se approfonditi, possono contribuire a migliorare in parte “l’andazzo”, nel tempo.

L’immagine mostra la bella decorazione marmorea della facciata della chiesa di S. Michele in Borgo e, al tempo stesso, la scarsa protezione e valorizzazione che si dà alla stessa, dal momento che, come da titolo, si possono notare ben otto piccioni che, con la loro ben nota produzione, contribuiscono al degrado. La Madonna del piccione ci fa capire, quindi, che se un turista un po’ più curioso degli altri, vincendo l’omologazione turistica, si addentra nella città, troverà sicuramente opere degne di essere ammirate, oltre alla vita particolare di una piccola città (la chiesa, che si trova in Borgo Stretto, fu edificata in primis nel 1016 poi ristrutturata dopo la seconda guerra mondiale, la facciata, nella sua parte alta, risale al XIV secolo, ndr). Ma la riflessione è: si può fare qualcosa di più e di meglio affinché la memoria del turista consapevole possa attivare un positivo passaparola?                   

Fotografia del socio Francesco Lazzeri