Expo. Mancano solo quattro mesi all'apertura

Ormai manca pochissimo al primo maggio, data nella quale è prevista l'inaugurazione ufficiale dell'Expo 2015 di Milano. Per capire che cos'è l'Expo, dove acquistare i biglietti, scoprire cosa succede già a Milano, chi sono gli ambasciatori dell'evento e tante curiosità sui Paesi ospiti ecco una rubrica pensata per rispondere a tutte queste domande.

Nutrire il pianeta, energia per la vita è il tema dell’Esposizione universale di Milano, la 65esima della storia tra universali e internazionali, la seconda ospitata a Milano dopo quella del 1906. Una manifestazione globale che per 184 giorni, dal 1° maggio al 31 ottobre, occuperà il milione di metri quadrati dell’area Expo di Rho-Fiera e tutta Milano con eventi dedicati al tema dell’alimentazione. L’aspirazione degli organizzatori di Expo è creare un evento partecipato che permetta un confronto tra i protagonisti della comunità internazionale sul problema del nutrimento dell’uomo e della Terra. È possibile garantire cibo e acqua a tutta la popolazione mondiale? Come fare per aumentare la sicurezza alimentare? E per tutelare la biodiversità del pianeta?
Domande cui proveranno a rispondere i rappresentanti dei 144 Paesi che partecipano a Expo con un loro padiglione. Accanto a questi ci saranno i padiglioni di tre organizzazioni internazionali (Onu, Unione Europea e Cern), 13 organizzazioni della società civile, tra cui Save the Children, Oxfam, Wwf, Caritas e Fair trade. Mentre tre grandi aziende globali, New Holland, Kip international school e un consorzio di imprese cinesi guidate da Vanke e riunite nel China Corporate United Pavilion, allestiranno un proprio padiglione sempre sul tema dell’alimentazione. Tema incarnato anche dalla mascotte, Foody, ispirata alle opere dell’Arcimboldo e realizzata unendo 11 elementi, dal mango all’aglio, che agiscono come veri e propri personaggi autonomi.

Biglietti, chi prima arriva meno spende

Se non ci avete ancora pensato, fatelo. Comprare in anticipo i biglietti per Expo 2015 conviene. Se dal 1° maggio l’ingresso costerà 39 euro a testa, fino al giorno prima dell’inaugurazione si può risparmiare un po’. Basta acquistare i tagliandi online su www.expo2015.org, tramite le app dedicate oppure, per chi è di Milano, recarsi all’ExpoGate o alla Triennale. Nel resto d’Italia è sufficiente entrare in una filiale di Intesa SanPaolo. Il biglietto per una data qualunque costa 32 euro, mentre se si decide subito che giorno andare si paga 27 euro. Sconti per gli over 65, che acquistando il biglietto in anticipo pagano 25 o 20 euro a seconda se la data è fissa o aperta, e gli studenti (25 o 20 euro). Gratis i bambini sotto i 4 anni, mentre per i nuclei composti da 2 adulti e 2 bambini pacchetti famiglia a 67 euro (fissa) e 81. È previsto un biglietto serale a 10 euro dopo le 18.30, ma a quell'ora è bene sapere che i padiglioni tematici saranno chiusi.

L’evento parte da qui

Tra i milanesi e le due piramidi che ospitano i padiglioni dell’ExpoGate di fronte al Castello sforzesco non è stato amore a prima vista. I tanti turisti che passano in via Beltrami, invece, lo apprezzano molto di più e i selfie davanti alla struttura sono ormai un obbligo. Piano piano però i cittadini hanno cominciato ad apprezzare i tanti appuntamenti che si svolgono ogni giorno al suo interno. Dialoghi col pubblico, presentazione di Paesi ospiti all’Esposizione, workshop e laboratori per bambini. Nonché un punto informazioni e biglietteria. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 e il calendario degli appuntamenti si trova visitando il sito www.expogatemilano.org.

L'intervista a Alex Bellini, esploratore e Ambassador Expo

Ha attraversato gli Stati Uniti, da New York a Los Angeles, a piedi, e gli oceani Atlantico e Pacifico in una barca a remi. Il prossimo anno vivrà sei mesi su un iceberg alla deriva. Tutto in solitaria. Alex Bellini è l’esploratore per eccellenza del Terzo Millennio. Oggi è uno degli Ambassador di Expo 2015, una rete internazionale di opinion leader chiamati a veicolare il messaggio dell’Esposizione. «Questo è un ruolo che lascia la possibilità di essere reinterpretato e io cerco di portare dove vado i miei messaggi. Sarà un momento importante per riflettere sull’alimentazione e sulla sostenibilità», racconta Alex Bellini. «Più esploro il mondo più vedo come l’essere umano stia perdendo il suo contatto con la natura. In Groenlandia, per esempio, i popoli indigeni non riescono più a pescare perché il ghiaccio è troppo sottile e non possono attraversarlo. Di conseguenza non mangiano cibo fresco per mesi. Il mio compito è riportare in vita questo contatto con il pianeta che sta venendo a mancare».
Per questo organizza anche con le sue figlie piccole gite nei boschi. «È importante che trovino fin da bambini il loro dialogo con la natura. Il mio compito, nella vita e in particolare durante l’Expo, è proprio quello di dar voce alla natura e all'avventura». Un’avventura che può essere anche estrema per lui: «Il prossimo anno sarò elitrasportato su un iceberg dove vivrò in simbiosi con questo blocco di ghiaccio per sei mesi in un modulo di sopravvivenza. Voglio raccontare le sue ultime fasi di vita. Capirne le traiettorie, le fasi, le dinamiche». Di energia per la vita Bellini ne ha da vendere e sicuramente non ne vuole sprecare. Un Ambassador ideale.

Tra i Paesi partecipanti

Il più lontano. Port Vila dista da Milano ben 16.376 chilometri. E uno si chiede, ma dov’è Port Vila? È la capitale della Repubblica di Vanuatu, 230mila abitanti, che detiene il record di Paese più lontano tra i partecipanti all’Expo. Conosciute in epoca coloniale come Nuove Ebridi, le isole Vanuatu sono un puntino in mezzo al Pacifico, circa 1.750 chilometri a est dell’Australia.

Il più piccolo. Piccolo è piccolo, non c’è che dire. Con 0,44 chilometri quadrati di superficie lo Stato della Città del Vaticano è la nazione più piccola e meno popolosa (ha solo 864 abitanti) presente a Milano con un proprio padiglione. 747 metri quadrati in cui la Santa Sede cercherà di spiegare a modo suo il tema dell’Esposizione universale. Piuttosto chiaro il motto del padiglione: «Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

Il più giovane. È il Montenegro il Paese più giovane tra i 144 dell’Expo. Indipendente dal 21 maggio 2006, era una delle sei Repubbliche federate della Iugoslavia. Dopo lo scioglimento rimase legata alla Serbia, da cui si separò con un referendum 8 anni fa. Più giovane del Montenegro tra i Paesi riconosciuti a livello internazionale c’è solo il Sud Sudan, ma all’Expo non è presente.