Tam tam. Milano da scoprire

Oskar DaRitzLorenzo De Simone

Musei nuovi, ostelli economici ma chic, mostre e tante iniziative in questo anno da Esposizione universale.

L’antropologia è di moda
Mudec e Prada: due inaugurazioni da non perdere

l bello in esposizione - Nel giro di due mesi Milano ha vinto ben due nuovi musei. Ed è solo l’inizio. Il primo, aperto a fine marzo, è il Mudec, il museo che riflette tutte le culture e che si trova nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo in via Tortona. Due le mostre allestite: Mondi a Milano e Africa. Apre sabato 9 maggio, invece, la nuova sede della Fondazione Prada in una ex distilleria in largo Isarco con una mostra dal titolo Serial Classic curata da Salvatore Settis. Un viaggio nella serialità della scultura classica.
Quando e come - Mudec, via Tortona 56, tel. 02.54917; www.mudec.it. Fondazione Prada, largo Isarco 2, www.fondazioneprada.org.

Seminare l’arte
Un vero campo di grano e un parco di sculture. La città guarda fuori

Là dove c’era l’erba - Milano si vuole riappropriare degli spazi aperti, condivisi, magari anche a ingresso libero. Per questo la semina del campo di grano nella grande area tra piazza Gae Aulenti e l’Isola è stata un successo. Il progetto, frutto della collaborazione tra la Fondazione Trussardi e la Fondazione Catella, è opera dell’artista americana Agnes Denes ed è aperto al pubblico da pochi giorni. Molto attesa (e discussa) anche l’apertura del teatro Continuo di Burri al parco Sempione, una quinta scenica  dove tutti possono essere attori. Wheatfield e teatro Continuo. Milano, luoghi vari. Info: www.fondazionericcardocatella.org; www.fondazionenicolatrussardi.org.

Gli ostelli si fan belli
Per dormire a Milano gli hotel non mancano. Chi però cerca indirizzi low cost ma di qualità non resta deluso

Riposati e contenti - Affollati, rumorosi, per giovani squattrinati. L’immagine degli ostelli, fino a qualche tempo fa, era questa. Eppure a Milano ce ne sono ben tre che si allontanano da questo stereotipo. Il primo è stato l’Ostello bello, in pieno centro, che è entrato nelle classifiche mondiali tra i più belli del pianeta. Poi è stata la volta del Gogol’Ostello, più defilato e in zona Chinatown, con poche camere ma con servizi come il babysitting e itinerari personalizzati alla scoperta della città per gli ospiti. Ora anche la Cascina Cuccagna, spazio aperto con giardino, ristorante e ciclofficina, ha aperto la sua foresteria con 16 posti letto.
Ostello bello: via Medici 4, tel. 02.36582720; www.ostellobello.com.
Gogol’Ostello: via Chieti 1, tel. 02.36755522; www.gogolostello.it.
Un posto a Milano: via Cuccagna 2, tel. 02.5457785; www.unpostoamilano.it.

La lounge in Galleria
L’ex albergo diurno Cobianchi si trasforma e riapre al pubblico

Punto di riferimento - C’era una volta l’albergo diurno Cobianchi in piazza del Duomo, angolo via Silvio Pellico, poi per anni lo spazio è rimasto chiuso fino al restauro conservativo che l’ha trasformato in punto di informazioni turistiche. Ora e per tutta la durata di Expo, l’ex Cobianchi diventa una lounge, gestita da Elita, con wifi, area relax e bar aperto per accogliere i turisti e i milanesi anche la sera. Fitto anche il calendario di appuntamenti previsto per tutta la durata dell’Esposizione. Un luogo di incontro che, si spera, possa rimanere tale anche dopo l’Expo. Ex Cobianchi. Piazza del Duomo 19/A. Info: www.elita.it.

L’Expo continua in città
Mostre, spettacoli, concerti, eventi per un anno molto particolare

Una cento mille esposizioni - C’è l’Expo all’Expo e c’è l’Expo in città, ovvero centinaia di eventi che coinvolgono la città dall’inizio alla fine del 2015 (in alcuni casi anche oltre). Tra gli appuntamenti più attesi le 26 mostre che si alternano in tutte le principali istituzioni museali cittadine: dall’arte lombarda a Leonardo, da Medardo Rosso a Hayez. Una delle più attese è La grande madre allestita a Palazzo Reale dal 25 agosto al 15 novembre che analizza il ruolo materno nell’arte del Novecento e di oggi (nella foto, Homo Sapiens Sapiens di Pipilotti Rist). Expo in città Milano, luoghi vari.
Info: www.expoincitta.com.

Un brivido corre in via Bagnera
Umberto Eco ne parla nel suo ultimo romanzo, ma in pochi sanno dov’è. Milano è misteriosa a due passi dal Duomo

Il silenzio della storia - Via Bagnera è uno di quegli angoli nascosti di Milano che anche i milanesi non conoscono. Umberto Eco le rende giustizia nel suo ultimo romanzo Numero zero. La strada ha una tradizione plurisecolare di agguati e ha custodito gelosamente le vittime del primo omicida seriale italiano. Finché nel 1861 – due anni dopo la scomparsa di Ester Perrocchio - la polizia del Lombardo-Veneto si mette a cercare e trova qui gli scheletri. Il capomastro Antonio Boggia non è stato solo uno dei primi serial killer della storia – con quattro omicidi all'attivo - ma anche l'ultimo civile giustiziato a Milano. Fino alla seconda guerra mondiale. Nella via non c'è nessuna targa che ricordi l'evento. I graffiti sono ovunque, ma nemmeno uno che riproduca il ritratto del killer con l'ascia (Antonio Armano).

Invita un turista a cena
Una nuova iniziativa per scoprire la città insieme a chi ci vive

Porte aperte - Già da qualche anno, in molte città del mondo, è possibile partecipare a visite guidate in base ai propri interessi offerte dai “greeter”, volontari della condivisione delle proprie conoscenze. Oggi, con il progetto Piacere, Milano, anche il capoluogo lombardo ha la sua schiera di cittadini esperti pronti a mettere in campo la loro ospitalità e le loro competenze. L’idea è semplice: su una piattaforma web ci si può iscrivere per segnalare la propria disponibilità (e le proprie passioni) a diventare guida “interna”, e per cercare il Virgilio perfetto per i propri interessi. Un’occasione per entrare nel vivo della città. Piacere, Milano, info: www.piaceremilano.it.