Villa Reale di Monza / Una storia travagliata

Nata dal regale amore di una madre, la villa ha conosciuto alterne fortune

 

Le vicende della Villa Reale, voluta dall’imperatrice Maria Teresa come residenza estiva per il figlio Ferdinando d'Asburgo, governatore della Lombardia, sono un alternarsi di luce e di momenti bui. Eretta lungo la direttrice Milano-Vienna, ispirata alla Reggia di Caserta del Vanvitelli, nel periodo napoleonico divenne residenza di Eugenio di Beauharnais. Tornata agli austriaci, rimase per alcuni anni in uno stato di abbandono fino al 1818 quando ne prese possesso il viceré del Lombardo-Veneto Giuseppe Ranieri. Occupata nel 1848 dai militari di Radetzky, nel 1857-59 ospitò Massimiliano I d'Asburgo.
Residenza di villeggiatura di Umberto I di Savoia, nel 1934 fu donata da Vittorio Emanuele III ai Comuni di Monza e di Milano. Seguirono anni di spoliazioni e decadimento. La reggia è ora gestita da un consorzio, che ne ha curato il restauro, di cui fanno parte gli enti proprietari della villa.

INFO. La villa è oggi proprietà del Comune di Monza, della Regione Lombardia e del Demanio. I lavori di restauro, iniziati nel 1993, si sono conclusi con il recupero del corpo centrale dell’edificio, curato da Nuova Villa Reale Monza Spa. La villa è aperta dal martedì alla domenica, ore 10-19, venerdì ore 10-22, lunedì chiuso; www.reggiadimonza.it. Ingresso ridotto soci Tci.