48 ore a Spoleto

Un weekend romantico e culturale (ma informale) nel borgo umbro nel momento più vivace del festival. Dritte e consigli provati di persona per goderselo al meglio

Anno fortunato quest'anno per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nato nel 1958 per una lungimirante intuizione di Giancarlo Menotti festeggia quest'anno la 58ª edizione e per la prima volta il Touring Club è partner dell'importante manifestazione. Un ricco cartellone di opera, teatro, balletti, recital, rassegne di cinema, convegni, incontri, premi, concorsi e mostre di arte contemporanea, che si alterneranno sulla platea del teatro romano, nel teatro Caio Melisso gioiello ottocentesco sulla piazza del Duomo restaurato dalla fondazione Carla Fendi, così come nei diversi spazi sparsi nell'antico borgo umbro, dalla chiesa della Manna d'oro al teatro nuovo Giancarlo Menotti.

Ma il periodo d'oro del festival, dal 26 giugno al 12 luglio è anche il momento più adatto per scoprire una cittadina umbra che ha accumulato tracce delle complesse vicende storiche che l'hanno attraversata, dall'antica Roma ai Goti, dalla distruzione operata da Federico Barbarossa al rapporto con il papato, alla presenza dei numerosi ordini conventuali. Tutto si è sovrapposto, mura, palazzi, piazze e teatri. E tra uno spettacolo e una performance niente di più piacevole che scoprire qualche traccia di questi tesori o semplicemente godersi una passeggiata nel verde un momento di relax o uno spuntino tipico. (qui sotto la guida verde del Touring dedicata all'Umbria).

SABATO
Ore 10. Per favorire la partecipazione del pubblico, il Festival dei Due Mondi ha deciso di mettere a disposizione degli spettatori 5mila biglietti a un euro e di permettere già con soli 10 euro di assistere al concerto finale in piazza Duomo. Inoltre, con la Spoleto card, visite a prezzo ridotto ai musei cittadini. www.festivaldispoleto.com

Ore 15. Il colombiano Fernando Botero ha disegnato il manifesto ufficiale del festival (sopra) e per l'occasione si può visitare la sua mostra di 48 sculture di gesso (fino al 20 settembre) al Palazzo comunale in piazza del Comune 1. Durante il festival apertura fino alle 23. Info: tel. 0743.218620.

Ore 21. Di rigore scoprire la magica atmosfera della Spoleto by night. Non prima di aver assaggiato i piatti della trattoria La barcaccia, piazza fratelli Bandiera (tel. 0743. 225082). Deliziosi assaggi a prezzi ragionevoli. 

DOMENICA
Ore 10. Iniziare la giornata con una passeggiata tra le botteghe di orafi e argentieri e artigiani sulla “stradetta” (via del Palazzo dei duchi) e la piazza del Mercato (antico foro romano) e l'arco di Druso è come fare  una piacevole traversata nei secoli.

Ore 13. Sosta gastronomica? Dirigersi al San Lorenzo, ristorante dell'hotel Clitunno, piazza Sordini 6 (tel. 0743.223340). ottimi sapori e dehors in piazzetta. Ottimo anche per l'aperitivo.

Ore 15. Stanchi di star seduti a teatro? Per sgranchirsi le gambe e respirare natura e cultura una passeggiata verso o fino a Monteluco, bosco sacro di lecci secolari con diversi eremi come tappa, oppure il giro dei condotti, con partenza dal ponte delle Torri. Un'ora è sufficiente.

Ore 21. Fino a tarda notte, con il duomo davanti è dolce finire il weekend spoletino ai tavolini esterni del bar Tric Trac (ma si può anche cenare). Per ammirare il tramonto sul Duomo e per vedere lo struscio dei protagonisti degli spettacoli e degli spettatori del festival (tel. 0743.44592).

PILLOLE/1

Panorama sui boschi
Trasformato in un albergo nel 1960 l'hotel Gattapone, dal nome dell'architetto della Rocca, è un angolo di sosta, anche solo per un drink, con un panorama magnifico sul Ponte delle torri e sulla vallata.

Il fondatore
la prima cosa interessante, una visita alla casa Menotti, storico palazzetto su piazza duomo abitazione del fondatore e centro della cultura spoletina: foto, audio, video sul festival e oggetti personali di Menotti. Chiuso il lunedì. Visite su prenotazioni. 0743.46620. www.casamenotti.it

Al tartufo nero
La cucina umbra è esaltata dagli strangozzi al tartufo nero (scorzone) e dai prosciutti norcini. Un punto di riferimento gastronomico sicuro Il Panciolle, via del Duomo 3, con terrazza spettacolare, amato da Luca Ronconi. Tel 0743.45677

Museo vivo
Il festival è l'occasione per riscoprire anche lo storico monastero benedettino di s. Agata, poi carcere, ora museo archeologico nazionale con preziosi reperti dall'età del bronzo in poi.

Storico acquedotto
Numerose fontane pubbliche alimentate dall'acquedotto che porta da secoli l'acqua attraverso il ponte delle torri.

Romanico
Uno dei capolavori artistici e architettonici resta il duomo romanico e il campanile. Ci sono importanti affreschi del Pinturicchio, e la tomba di Filippo Lippi disegnata dal figlio Filippino, pittore anche lui, e con un'epigrafe del Poliziano.

 

PILLOLE/2

Da brivido
Imperdibile una passeggiata che dalla rocca Albornoz (voluta dal cardinale omonimo ospitò Lucrezia Borgia e poi carcere anche per Ali Agca attentatore del papa) ora museo del ducato di Spoleto, attraversa il ponte delle torri, 10 arcate e una finestra a 76 metri di altezza, da brivido sul vuoto della valle.

Per due
Romantica per definizione Spoleto è il set ideale per un weekend a due. Non mancano gli angoli tranquilli anche durante il festival; un indirizzo: Il bar Tebro in via Minervio 1.

La grand bouffe
Non si può andar via da Spoleto senza una scorta di leccornie e di prodotti tipici locali. Dal vino sagrantino di Montefalco ai norcini doc. Nelle botteghe (storica salumeria Padrighelli) o al banco di Serafino, passate le mura, per un saporito assaggio di porchetta.

L’annunciazione
Un dettaglio dell'Annunciazione, nel presbiterio del duomo di Spoleto, affresco realizzato nel 1467 da Filippo Lippi. 

Dentro la rocca
Il cortile interno della rocca voluta dal cardinale Albornoz disegnata dall’architetto Gattapone. ha ospitato Lucrezia Borgia e poi come carcere Alì Agca. Ora è museo del ducato.

Sapori forti
In tempo di festival meglio prenotare per una cena garantita. Due consigli: Il ristorante della signoria (piazza omonima al 5) bella posizione, piacevole veranda, accanto a palazzo Dragoni (tel. 0743.46333). Oppure Sabatini, storico ristorante con giardino interno (tel. 0743.47230).