Itinerari. Tra Toscana e Umbria

Isabella BregaIsabella BregaIsabella BregaIsabella BregaIsabella Brega

Da Firenze a Norcia un tour senza fretta tra borghi, cantine, palazzi, saperi e sapori

Non abbiate fretta. Un viaggio non è una collezione di luoghi ma una collana di esperienze vere, autentiche, da assaporare fino in fondo, con calma. Un’accoglienza calda e attenta, il rispetto dell’ospite, una cucina di qualità che esalta i prodotti locali, piatti curati, trionfo di saperi e di sapori, una sequenza di storie, di paesaggi e di gioielli d’arte. Questi sono i valori che hanno portato nel 1954 alla nascita dei Relais&Chateaux, la prestigiosa associazione alberghiera che raccoglie 520 strutture di charme in tutto il mondo. Una lunga storia di amore e passione per un territorio e per una professione, quella dell’hotellerie, che ha visto la nascita di 64 Route de Bonheur, itinerari ideati da chef di talento per scoprire la strada della felicità. Viaggi alla card, su misura, che valorizzano il bello e il buono, coltivando l’eccellenza, l’originalità, la ricerca e il rispetto delle tradizioni. Fra Toscana e Umbria la route parte dal Relais Santa Croce (relais.com/santacroce) di Firenze, a due passi dall’omonima chiesa. Una struttura di grande carattere, ricavata nello storico palazzo del marchese Baldinucci: affreschi, stucchi e 24 camere, di cui 11 suite, elegantemente arredate con mobili d’epoca. Fulcro dell’hotel la grande sala della musica, con uno dei primi soffitti retti da capriate della città. Cura dei dettagli, servizio ineccepibile sotto l’attenta regia di Daniele Carta per questo cinque stelle che completa la sua offerta con il ristorante Guelfi e ghibellini dello chef Fabrizio Innocenti. Al piano terra l’Enoteca Pinchiorri (relais.com/enoteca), tre stelle Michelin, è l’esempio di come la tradizione e i prodotti d’eccellenza italiani uniti alla grande scuola francese possano creare qualcosa di unico. L’enoteca riunisce nel lavoro e nella vita la dolcemente volitiva Annie Féolde, un mito della ristorazione, e il vulcanico Giorgio Pinchiorri, con la sua leggendaria cantina: grandi piatti abbinati a grandi vini. La cucina è affidata a Italo Bassi e Riccardo Monco, il tutto con un servizio ineccepibile ma mai scostante o ingessato.

Seconda tappa Il Borro, della famiglia Ferragamo, a S. Giustino Valdarno: camere e appartamenti elegantemente arredati in un borgo medievale, con tanto di artigiani, in una villa dell’Ottocento e in alcuni casali. Punta di diamante della tenuta, votata al biodinamico e alla sostenibilità, i 45 ettari di vigneti, che producono sei etichette, fra cui Alessandro Dal Borro (100% Syrah), e un museo con una straordinaria collezione di opere sul tema del vino. E ancora una spa, un’azienda agricola, il Vin Café, il Tuscan Bistro, con cantina a vista, e l’Osteria del Borro, ristorante gourmet affidato alle abili mani di Andrea Campani (relais.com/ilborro), pronto a rivisitare in chiave contemporanea le ricette del territorio. Una stella Michelin per il ristorante del Falconiere, curato dallo chef Silvia Regi Baracchi con l’aiuto di Richard Titi e ricavato nella suggestiva limonaia: prodotti a km 0, memoria e innovazione. Residenza del XVI secolo della famiglia Carracchi il resort, affacciato sui vigneti e gli uliveti dell’etrusca Cortona (Ar), vanta una serie di case coloniche, cappella privata, spa con prodotti naturali e azienda vitivinicola (relais.com/falconiere). Borgo dei conti, a Montepetriolo (Pg), 20 ettari di terreno e un bosco secolare a circondare il palazzo neogotico dei conti Rossi Scotti, 55 camere e suite, piscine, area benessere, cappella privata e un ristorante con cucina tradizionale rivisitata a firma di Alceo Morini, coniuga eleganza misurata e atmosfera accogliente (relais.com/borgodeiconti), mentre Norcia, patria di S. Benedetto, è il regno della norcineria, del tartufo nero e dell’energica famiglia Bianconi, proprietaria di Palazzo Seneca, che dal 1850 si occupa di ospitalità con professionalità e passione. Il palazzo (relais.com/seneca), del XVI secolo, è stato recuperato con attenzione e amore da Vincenzo e Federico Bianconi, che nelle raffinate 24 camere e suite del relais hanno chiamato a lavorare i migliori artigiani della zona, così come per il ristorante Vespasia hanno scelto lo chef Emanuele Mazzella, che dà vita a una cucina che unisce tradizione, materie prime d’eccellenza e creatività. Ora tocca a voi, gustatevi questa route de bonheur. E scoprite quanto è facile innamorarsi dell’Italia.