Isole Falkland. Informazioni pratiche

Consigli e suggerimenti per organizzare il viaggio

Da sapere
Le Falkland - territorio d’oltremare del Regno Unito - sono un gruppo di 740 isole, situate circa 650 chilometri al largo del Sudamerica. La superficie totale è di circa 12mila chilometri quadrati (circa metà della Sardegna); la montagna più alta, Mount Usborne, è di 705 metri. Per entrare, necessario il passaporto; la lingua ufficiale è l’inglese; il fuso orario è di -4/5 ore (rispettivamente nostri inverno/ estate); la moneta è la sterlina delle Falkland, equiparata alla sterlina inglese, che si può utilizzare ovunque. Il clima è simile a quello del Regno Unito; durante l’estate, il periodo consigliato per i turisti (circa da ottobre a marzo), le temperature vanno da 5 a 20 gradi. 

Arrivare 
Arrivare alle isole Falkland è un viaggio in sé. I voli Iberia/Lan dall’Italia a Mount Pleasant, unico aeroporto internazionale, fanno scalo a Madrid, Santiago del Cile (dove solitamente bisogna aspettare un giorno) e Punta Arenas (estremo sud del Cile). I voli Cile-Mount Pleasant-Cile sono programmati ogni sabato: la permanenza sulle isole deve essere quindi di 7 giorni (o 14, o 21, ecc.). Info: www.lan.com. Alternativamente, è possibile volare con gli aerei militari del Ministero della Difesa britannico (MoD), che partono dalla base di Brize Norton (Oxfordshire) e fanno scalo sull’isola di Ascensione. Info: fic.travel@horizon.co.fk e travel@falklands.gov.fk. Quest’ultima soluzione è più veloce (18-20 ore contro almeno 48) ma più costosa e difficile da prenotare. Molte crociere fanno scalo alle Falkland facendo il giro del Sudamerica o in viaggio verso l’Antartide, ma rimangono solo qualche giorno tra le isole.

La capitale
Stanley è la capitale delle Falkland: qui vivono 2.115 persone su 2.478, militari esclusi. A Stanley ci sono una manciata di hotel molto confortevoli, qualche negozio, un ospedale, un pub, l’ufficio postale dove si possono acquistare i preziosi francobolli, varie cabine telefoniche in stile Uk, i monumenti ai caduti e all’“eroina” Thatcher. Da Stanley si parte via terra per visitare la colonia di pinguini reali a Volunteer Point, un must. 

Girare le isole 
Tra le isole ci si muove con i piccoli aerei della compagnia locale, la Figas, che opera in tutto l’arcipelago giornalmente e su richiesta. Per programmare un viaggio, si può scrivere direttamente a loro (reservations@ figas.gov.fk), ma è meglio rivolgersi a un tour operator locale (Falkland Islands Holidays, www.falklandislandsholidays.com; Tours & Travel, www.falklandislands.travel) che può “incastrare” più agilmente voli e pernottamenti. Le isole “turistiche” - quelle più interessanti dal punto di vista naturalistico e storico - sono sei o sette; in una settimana solitamente se ne visitano due o tre. Ognuna ha un suo lodge, b&b o cottage, di vario livello ma in genere molto confortevole, il cui manager o proprietario vi attenderà all’arrivo e vi farà da cicerone per la vostra permanenza. Il nostro itinerario ha previsto Bleaker Island (www.bleakerisland.com), Sea Lion Island (www.sealionisland.com) e Pebble Island (www.pebblelodge.com); consigliate anche Weddell Island, Carcass Island, Saunders Island. Per chi è in cerca di ricordi di guerra, Goose Green. Una settimana come quella descritta nell’itinerario costa 2.400 euro, tutto compreso, voli internazionali esclusi.

Contatti utili
Falkland Islands Tourism Board, www.falklandislands.com; www.facebook.com/ naturesbestkeptsecret. Per chi preferisce un viaggio organizzato da un tour operator italiano, Ruta40 (www.ruta40.it).