Donnavventura 2015: il racconto

Il Grand Tour 2015 ha portato la nostra inviata Sara e le altre ragazze del team dalle piramidi maya in Messico alle spiagge dei Caraibi.
Un viaggio lungo 10mila km, da rivedere la domenica, su Rete4

Iniziamo dando i numeri: il Grand Tour 2015 Donnavventura ha attraversato 13 Stati e 10 capitali dell’America Centrale, percorso in pick up più di 10mila km su strada e fuoristrada. Sono stati presi 12 aerei, un elicottero, 31 barche. Totale, 111 giorni di viaggio, dal 20 agosto all’8 dicembre 2015.
Nella spedizione si sono alternate 11 ragazze, fra le quali l’inviata di Touring, Sara: 26 anni, di Faenza (Ra) una laurea in scienza della comunicazione e – naturalmente – la passione del viaggio.
Da metà gennaio Rete4 trasmette ogni domenica alle ore 13 le immagini di questo Grand Tour, 10 puntate che condensano quei cinque mesi in viaggio. Noi abbiamo seguito sul nostro sito l’itinerario: Messico (20 giorni), Belize, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama (una settimana ciascuno). Poi le ragazze sono partite per l’ultima parte del viaggio, sicuramente la più invidiata: le isole caribiche – nell’ordine, Santo Domingo, Haiti, Turks & Caicos, Bahamas, Cuba.

Fin dall’inizio la nostra inviata Sara nel suo diario di viaggio ha appuntato tutto, dalla scoperta della vera cucina messicana («troppo coriandolo, aglio, cipolla e troppo piccante per il mio palato… ma il gelato al mais è stata una scoperta fantastica», scrive) alla visita dei siti maya, spettacolari e maestosi. Il momento più emozionante? Eccolo: «La giornata è cominciata a Cancun al mattino molto presto con quasi due ore di navigazione [...] Ci siamo poi fermate in mezzo al mare, talmente lontano da non vedere terra all’orizzonte da nessuna parte… finché avvistiamo un gruppo di squali balena, saranno stati quindici come minimo… A prima vista fanno impressione, con la loro enorme pinna da squalo [...]. Trovandomi lì, in mezzo al mare, così lontano da casa e in mezzo a loro, ho provato un’emozione e una gioia pazzesche. In quel momento ho capito perché lo stavo facendo, ho capito perché sono qui

L’ultima tappa è anche l’occasione per un bilancio dell’esperienza: un bilancio sicuramente positivo, nonostante le difficoltà: «Ho vissuto un’esperienza nuova, unica e irripetibile. Cuba, per me, rappresenta più di tutto il raggiungimento di un obiettivo: quello di essere arrivata fino alla fine di questo viaggio, e di questa dura esperienza. Rappresenta il fatto di non aver mollato mai, tirando fuori un carattere, una forza e una determinazione che non credevo di avere
Per essere sempre aggiornati sulla trasmissione, le repliche, le prossime selezioni e gli incontri del team, potete consultare il sito ufficiale, www.donnavventura.com, e le pagine Facebook e Twitter.

Trovate molte altre foto e i diari di viaggio di Sara Paese per Paese su touringclub.it

LE SELEZIONI: TUTTO INIZIO’ IN VALLE D’AOSTA
Chi guardando la tv pensa che Donnavventura sia quasi una vacanza, vista la bellezza dei luoghi visitati e raccontati, si sbaglia di grosso. Anzitutto, le ragazze sono in viaggio con una/due persone della produzione, un cameraman, e nessun altro. Filmati, foto, testi, interviste sono fatti da loro, dall’inizio alla fine. In più scoprono la sera quel che faranno la mattina dopo (che spesso è guidare per 6 ore di fila per poi fare un filmato di pochi minuti in spiaggia, dove sembrano riposate). Per questo devono essere preparate, anche fisicamente. E la loro preparazione finale avviene a La Thuile, presso la caserma Monte Bianco dell’Esercito Italiano, dove nell’ultima settimana di selezioni circa 100 finaliste convergono da tutta Italia per essere sottoposte ai test fisici, psicoattitudinali, di guida su strada e fuori. In più, naturalmente, devono essere fotogeniche e spigliate. Solo le più brave, le più complete, diventano inviate. Vi sembra ancora una vacanza?