di Tino Mantarro
Dalle isole Tremiti a Marina di Camerota in Cilento fino a La Maddalena, benvenuti nel mondo dei luoghi di vacanza Touring
«Vai in un villaggio turistico?». Quando dici che sì, una settimana non te la toglie nessuno tutti ti guardano straniti. E subito a chiederti come e perché di una scelta apparentemente contraddittoria. «Si vede che non sei mai stato in un villaggio Touring», spieghi. «No, perché? Che cosa hanno di diverso dagli altri villaggi turistici?». E allora non ti rimane che raccontare come sono e come non sono i villaggi Touring.
«Hai presente quei posti dove un animatore eccessivamente in forma e con il sorriso di plastica cerca di coinvolgerti appena esci dal letto in una serie di attività fisiche dai nomi impronunciabili che mai nella tua vita avresti pensato di fare? Bene, dimenticalo. E dimentica anche quelle costruzioni di cemento in serie, tutte uguali e senza qualità, formicai estivi battuti dal sole perché l’albero più anziano sarà alto un metro e fa ombra giusto alle sue radici. E scordati quei luoghi di villeggiatura dove la gente invece che andare in spiaggia ozia intorno a una piscina più o meno grande perché lì vicino il mare sarà pure blu, ma insomma... E anche quei posti dove tu vorresti solo riposare e leggere, nuotare e dormire e invece ti costringono a essere sempre attivo e sull’attenti, neanche fossi alla visita di leva o al ballo delle debuttanti, e così passi la tua settimana a chiederti chi te l’ha fatto fare. Ecco, tutto questo nei villaggi Touring non esiste». «Davvero, e dove sono?».
«Sono tre: la Maddalena, isole tremiti e marina di camerota. Sono i primi villaggi turistici nati in Italia. Negli anni Sessanta, quando gli altri andavano in pensione a Viserbella e in Riviera, il Touring già sviluppava una forma diversa di vacanza. E la pensava in luoghi naturalisticamente tanto belli che negli anni successivi sarebbero diventati Parchi Nazionali». «In che senso? I villaggi del Touring sono all’interno di Parchi Nazionali? Non è vietato?». «È vietato costruirne di nuovi, colate di cemento che sconvolgono l’ambiente. Questi sono diversi, sono lì da prima che i parchi diventassero tali e sono talmente integrati nel paesaggio da farne quasi parte. Per esempio: alle Tremiti il villaggio, tutto di bungalow di legno, è totalmente nascosto da un’immensa pineta di pini marittimi e protetto dal vento che ogni tanto soffia su Cala degli Inglesi da una densa macchia mediterranea che odora di mirto e rosmarino». «Par di sentirlo. E la spiaggia?». «La spiaggia dipende dal villaggio che scegli: a Camerota è di sabbia, grande, grandissima, con un uliveto alle spalle. Alle Tremiti puoi scegliere tra la roccia attrezzata con pedane e ombrelloni o una più piccola di sabbia, che è anche l’unica dell’isola. Mentre alla Maddalena è di sabbia e sassolini. E in tutte e tre l’acqua: hai presente quando guardi quelle immagini delle Maldive? Ecco, qui è trasparente, pulita, piena di pesci che neanche ti serve la maschera per vederli».
«Attività? Perché neanche a me piacciono gli animatori che abusano di energy drink, però un minimo, sai, ho i bambini…». «Non sono villaggi con il coprifuoco. Hanno tutti un’animazione non invasiva, con miniclub per i ragazzini. E un programma che cambia ogni giorno e comprende anche approfondimenti scientifici sulla natura e sulla storia dei parchi in cui sono ospitati i villaggi». «Un po’ come Superquark?» «Esatto, ma senza Piero Angela. Anche se da quest’anno alle Tremiti come a Camerota ci saranno delle settimane a tema, per esempio con conferenze di astronomi che ti spiegano com’è il cielo sopra la tua testa». «Bene: relax, natura e bel mare garantiti, ma sport?». «Tremiti e Camerota hanno un campo da tennis, dove volendo si può anche giocare a calcetto. E poi tutte le attività acquatiche che desideri: dalla canoa allo snorkeling».
«E la vela?». «Per la vela devi andare alla Maddalena o a Marina di Camerota: dove ci sono gli istruttori del Centro Velico Caprera sia per principianti sia per chi ha già dimestichezza con cime e rande». «Di norma nei villaggi non è che si mangi benissimo…». «Mangiare, siamo in Italia, non in Kenya. Cibo locale, di stagione, buffet pranzo e cena, bravissimi cuochi e tutto incluso, anche il vino». «Ma saranno cari...». «Non direi. Se sei socio hai sconti fino al 20%, e se prenoti in anticipo risparmi 120 euro entro il 30 aprile o 90 entro il 31 maggio». «Ultima cosa: posso portare il cane?». «Se non è troppo grande alla Maddalena puoi, pagando 10 euro al giorno. Convinto?».