Italia meravigliosa. In Lomellina

Isabella BregaIsabella Brega

Nel cuore della Lomellina la Fondazione Vera Coghi, che ha finalità sociali, ha riportato all’antico splendore il maniero degli Isimbardi

A volte sono le persone a fare i luoghi e non viceversa. Questo succede troppo spesso in Italia, dove manipoli di coraggiosi per senso civico, per generosità (o pura incoscienza) non chiudono gli occhi e voltano la testa ma si fanno avanti per proteggere e valorizzare un patrimonio storico-artistico troppo spesso ignorato e abbandonato. Senza questi volontari, come quelli del Tci, molti monumenti italiani rimarrebbero gusci vuoti, perdendo così l’occasione anche di essere un volano economico per il territorio che li ospita.

Nel cuore di Castello d’Agogna (Pv), a metà strada fra Mortara e Casale Monferrato, sorge Castello Isimbardi, di proprietà della Fondazione Vera Coghi. La Fondazione, che ha finalità di solidarietà sociale, ha dato vita negli annessi a un Poliambulatorio con visite gratuite geriatriche e reumatologiche e aiuta la Chirurgia pediatrica del San Matteo di Pavia. Il castello, da poco recuperato, risale al XII secolo e offre la possibilità di visitare quasi mille metri quadrati dell’edificio principale, oltre a un parco di 10mila metri quadrati, con un’area apposita per i bambini. Il complesso, che nel 1909 passò dagli Isimbardi ai Gregotti, di cui Vera Coghi, che per anni condusse con polso fermo la grande azienda agricola annessa, è stata l’ultima erede, vanta una straordinaria mostra dedicata al proprio archivio, ricco di oltre 200 fra mappe e disegni del XVII-XX secolo, che offrono uno spaccato della storia della Lomellina. In esposizione anche documenti e un epistolario appartenuti al maggiore Fritz Ulmer, di stanza con le truppe tedesche nel castello nel 1944.

Info: Piazza Vittorio Emanuele II 37, Castello d’Agogna, tel. 0384.296584; www.castelloisimbardi.it.

Fotografie di Isabella Brega