di Massimo Gonzato
In Veneto si può visitare questo originale museo della stampa e del design tipografico, nato dalla passione di quattro fratelli (stampatori). Una questione di carattere
«Una trentina di anni fa ho mandato una lettera a tutti i tipografi italiani: erano circa 12.000, ma i tempi stanno cambiando e tanti si vedono costretti a chiudere le loro botteghe e officine», racconta Silvio Antiga, titolare di Grafiche Antiga e finanziatore–fondatore di Tipoteca Italiana insieme ai fratelli Franco, Mario e Carlo. «Alcuni mi rispondono e allora prendo un appuntamento dopo l’altro e comincio un lungo pellegrinaggio per cercare di salvare strumenti, caratteri, documenti d’archivio che hanno fatto la storia della tipografia italiana.» Così nel 2002, dopo anni di ricerche, incontri e acquisti di materiali, è nato Tipoteca, il museo della stampa di Cornuda (Tv), luogo straordinariamente affascinante, frequentatissimo dalle scuole di ogni ordine e grado e meta di pellegrinaggio per viaggiatori curiosi e amanti della cosiddetta “arte nera”, ovvero la tipografia. Una piccola grande gemma di cultura del design in un lembo della Marca trevigiana già ricco di attrattive: Asolo e le sue colline, la produzione di prosecco docg e una delle più celebri architetture palladiane, Villa Barbaro di Maser. Gli spazi funzionali e armoniosamente ristrutturati dell’ex chiesa di S. Teresa e del Canapificio Veneto Antonini-Ceresa offrono a Tipoteca duemila metri quadri di esposizione e quasi altrettanti di archivio e deposito.
Il percorso espositivo, davvero molto curato, è disseminato di tesori meccanici perfettamente restaurati – strumenti originali per la composizione, come le gloriose Monotype e Linotype, alcune pianocilindriche e dozzine di torchi a mano, compreso il più antico Stanhope fabbricato in Italia –, vetrine e bacheche che mettono in mostra strumenti, documenti, stampati di ogni genere e poi cassettiere colme di meravigliosi tipi in legno e piombo dell’Otto-Novecento.
C’è anche una biblioteca, dove è possibile consultare il celebre Manuale Tipografico di Giambattista Bodoni, bandiera della tradizione tipografica italiana, campionari provenienti da varie fonderie di caratteri, una rara raccolta de Il Risorgimento Grafico di Raffaello Bertieri e tante altre pubblicazioni e libri d’artista. Di particolare interesse: il fondo Fratelli Amoretti, punzonisti e incisori operanti a Parma ai tempi di Bodoni, il fondo Luigi Melchiori, produttore locale di caratteri in legno del primo Novecento, e il fondo La Musica Moderna con circa 35mila spartiti.
Tipoteca organizza al suo interno visite guidate, e chi ha tempo a disposizione può anche scegliere di comporre e stampare sotto la guida dei maestri artigiani in forza al museo. Un’esperienza istruttiva perché, come dice Silvio Antiga, «in fondo siamo tutti tipografi dal momento che non smettiamo mai di comunicare e ogni giorno componiamo testi». «Qui tutti possono venire a fare un’esperienza coinvolgente e creativa», spiega Sandro Berra, curatore del museo. «Organizziamo corsi e laboratori per scuole a appassionati, e ospitiamo workshop di designer italiani e stranieri con studenti da tutto il mondo. La missione di Tipoteca, infatti, è conservare non solo la memoria, ma anche l’arte di saper stampare e la conoscenza storica dei caratteri.»
Da un paio d’anni dispone di un auditorium dove ospita concerti, conferenze, presentazioni di libri e mostre. Insomma ‘fa cultura’ anche al di fuori dell’ambito tipografico. E l’apertura del nuovo ristorante annesso Le Corderie (piatti di stagione, anche vegetariani, in via Canapificio 1, tel. 0423.86429; lecorderie.com) ha rafforzato i legami col territorio, proponendo ai visitatori anche la ricchezza e varietà del patrimonio enogastronomico locale.
Un’evoluzione che è stata apprezzata sia dal pubblico sia dai tipofili di ogni età, passaporto e professione. Come l’Associazione europea dei musei della stampa, che nell’autunno scorso ha tenuto qui il suo convegno. O gli adepti di Legacy of Letters, il Grand Tour del lettering condotto da un appassionato della materia come l’americano Paul Shaw. O ancora, personaggi della scena culturale italiana come David Riondino, Sabina Guzzanti, lo scrittore Marco Balzano, premio Campiello 2015, e il fotografo Ferdinando Scianna.
Info pratiche: La Tipoteca italiana, museo della stampa e del design tipografico, è a Cornuda, Treviso, in via Canapificio 3; tel. 0423.86338; tipoteca.it.
Biglietto intero 5 €, ridotto 4 €. Orari: da martedì a venerdì 9-13 e 14-18; sabato 14-18; lunedì e sabato 9-13, su appuntamento; festivi chiuso.