Stoccarda: ruote tedesche

È la patria della prima bicicletta (draisina), della prima automobile (Mercedes-Benz) e della prima supercar da corsa (Porsche). Un land creativo, ricco di verde, castelli e... birrerie

Stuttgart, ossia Stoccarda come la chiamiamo noi italiani, è la capitale del Baden-Württemberg, il land più meridionale della Germania insieme alla Baviera. Ci arriviamo in una giornata di pioggia: classico tempo autunnale d’Oltralpe. La stazione ferroviaria della città è in completo rifacimento, praticamente è stata azzerata e la nuova sarà sotterranea. Poco fuori, le fermate degli autobus e un vasto parco che ospita un giardino zoologico. Il centro della città, come tanti altri qui in Germania, è stato quasi del tutto ricostruito dopo i bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale.

Stoccarda è ricca di monumenti, palazzi e musei; dalla stazione imboccando la Königstrasse si ha tutto sottomano: a sinistra, il Castello Nuovo (Neues Schloss) e poi l’Altes Schloss, a destra l’elegante Kunstmuseum dedicato all’arte moderna che ospita mostre temporanee e una preziosa collezione permanente. Noi qui però abbiamo un’altra meta, fuori dal centro, il grandioso, moderno Museo della Mercedes-Benz. Prendiamo il tram: molte fermate sono sottoterra e sembra di prendere una metropolitana, ma a differenza di quest’ultima non c’è la stazione con i tornelli perché in realtà si è solo in una via sotterranea dove il tram fa una o più fermate. Il Museo si presenta già all’esterno con una architettura futuristica, rotondeggiante, tutta di cristallo e acciaio. Di fatto è l’unico al mondo in grado di raccontare tutta la storia dell’automobile, dal primo giorno a oggi. La prima auto, non a caso, fu realizzata qui da Carl Benz.

Ma Stoccarda non finisce di stupire: per restare in tema, non contenti, visitiamo nel quartiere Zuffenhausen l’altro museo dell’automobile, iniziato nel 2005 e terminato nel 2009, quello della Porsche. Anche qui un’architettura supermoderna firmata dallo studio Delugan Meissl. All’interno una rassegna dei modelli più famosi (dalla 911 alla Carrera, alla Panamera, al Cayenne) prodotti dall’azienda specializzata in supercar sportive fondata nel 1931 da Ferdinand Porsche e oggi di proprietà del gruppo Volkswagen.
Lasciamo ora Stoccarda e col treno raggiungiamo Karlsruhe. Il filo conduttore di questo viaggio è le storia della mobilità: non solo quattroruote, ma anche due ruote.
La bicicletta è tornata nell’ultimo decennio davvero alla ribalta. La vediamo sfrecciare sulle strade secondarie della provincia italiana o sulle piste ciclabili di varie vallate (Val Venosta in primis) da chi ama fare il turismo slow, ma la incontriamo sempre più spesso nelle città, grazie anche alla diffusione del bike sharing, perché dopo le gambe è il mezzo ecologico per eccellenza. Grande invenzione, quindi, quella della bicicletta, mezzo che ha determinato la stessa nascita del nostro Touring Club Italiano, che non dimentichiamolo, è stato fondato nel 1894 proprio come Touring Club Ciclistico Italiano.

Karlsruhe e la prima due ruote. Forti di queste premesse abbiamo voluto fare una sorta di “pellegrinaggio” per andare a scoprire le origini della due ruote e così ecco Karlsruhe, antica capitale del Baden, famosa per essere stata il luogo di delizia all’inizio del Settecento del margravio Carlo Guglielmo (da cui il nome stesso della città), e patria della prima bicicletta.
Qui, infatti, nacque nel 1785 il barone Karl Friederich von Drais, che nel 1817 costruì la draisina, capostipite delle due ruote.
Il successo di tale mezzo, evidente antenato della nostra bicicletta fu immediato; ne furono costruite subito numerose copie e il suo inventore già nel 1818 fu nominato dal granduca del Baden, professore di meccanica.
Le tracce evidenti della draisina le abbiamo trovate nel Municipio di Karlsruhe. Qui, infatti, nell’atrio del piano terreno, è esposto, illuminato da faretti, un esemplare, ricostruito, del primo modello. L’emozione è tanta se pensiamo che da questo primo abbozzo di aggeggio si è sviluppato un nuovo modo di viaggiare che spopola in tutto il mondo.
Prima di ripartire sono d’obbligo ancora due soste: in una delle tante birrerie della città per un tuffo nella tradizione, e una visita al grandioso castello, molto scenografico, poco oltre il Municipio, posto al centro di un parco, dal quale si irradiano tutte le vie che portano in città. Anche se ricostruito dopo la guerra, conserva il suo originale fascino.