di Tino Mantarro | Foto Archivio fotografico Tci
Per decenni sciare è stato solo un modo per spostarsi. Oggi il turismo invernale è un divertimento di massa, ma centinaia di impianti giacciono abbandonati

In Italia i gruppi pionieri sorgono a fine secolo tra Torino e la bergamasca. In quegli anni si tengono le prime gare che mettono a confronto diversi modi di interpretare la disciplina. Da allora lo sci è diventato un divertimento di massa al punto che dagli anni Settanta si è assistito a un proliferare di impianti di risalita dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Oggi esistono 301 tra comprensori e stazioni sciistiche attive. Ma la neve scarseggia e gli sciatori calano: sono poco più di quattro milioni. Così centinaia di impianti giacciono abbandonati, testimonianze archeologiche invasive e arrugginite dell’era, ormai andata, in cui sciare era davvero di moda.