di Piero Carlesi
Tra le più celebri località invernali delle Alpi francesi, in Alta Savoia, è anche meta di soggiorni per relax e sport e riserva un’accoglienza speciale al soci Tci
Dal colle dello Jaillet, 1750 m, il panorama sul Monte Bianco è fantastico: è un susseguirsi di cime, picchi e ghiacciai che ripaga della fatica della salita. Ci sono volute oltre tre ore e mezzo da Megève per raggiungere questo luogo panoramicissimo, attraversando boschi ed estesi pascoli. Qui sul colle una lieta sorpresa: troviamo un cippo in granito d’epoca romana, scoperto solo nel 1964, che segnava il confine con il territorio dei Ceutroni, il popolo celtico del luogo. Dal centro di Megève siamo saliti alla frazione Le Coin e seguendo il sentiero dei Coteaux abbiamo raggiunto la frazione Riglard (1280 m); quindi seguendo uno dei sentieri del Tpmb (Tour du pays du Mont Blanc) si raggiunge il colle. Questa è una delle tante interessanti escursioni possibili da Megève (un’altra da non perdere, per esempio, è quella che raggiunge il Mont d’Arbois, 1949 m). Siamo in Alta Savoia e Megève (4.500 abitanti, 44.000 posti letto) fa parte di quel ristretto numero di località delle Alpi frequentate dal gran mondo internazionale. Non a caso il suo lancio turistico risale agli anni Venti del Novecento per merito della baronessa Noémie de Rotschild che voleva realizzare in Savoia una località che potesse primeggiare con la già rinomata Sankt Moritz, in Svizzera. Considerata ancor oggi una gemma delle Alpi francesi, Megève è distesa in un’ampia vallata ai piedi del Monte Bianco, a un’altitudine di 1113 m ed è facilmente raggiungibile dall’Italia attraverso il tunnel del Monte Bianco (53 km da Courmayeur), dopo aver superato Chamonix-Mont-Blanc e Saint-Gervais-les-Bains. Dopo l’assalto degli sciatori nella stagione invernale (il comprensorio offre oltre 400 chilometri di piste su tre versanti, più 43 km di piste di fondo) ora si appresta ad accogliere il turismo estivo internazionale – anche italiano – che trova qui, da maggio a fine ottobre, una località ideale per un soggiorno di relax a tutta natura.
Chi cerca un soggiorno all’insegna della tranquillità trova lungo le graziose vie del centro (interamente pedonale) eleganti vetrine di boutique, brasserie, ristoranti, ma anche prestigiose gallerie d’arte e un piccolo museo alpino. Chi preferisce un soggiorno più tranquillo trova comunque un salutare contatto con la natura giocando a golf nello scenografico campo a 18 buche del Mont d’Arbois, a 1320 m di quota; è il più antico green di montagna e sorse nel 1964 per iniziativa del barone Edmond de Rotschild e di Henry Cotton, giocatore professionista.
Il comprensorio montano dell’Alta Savoia si può ammirare anche dall’alto a bordo di un aeroplano da turismo. Megève vanta infatti anche un altiporto dove diverse compagnie specializzate in voli di montagna organizzano sorvoli panoramici sui ghiacciai del Monte Bianco, sulla Vallèe Blanche, sui Bossons e sull’Aiguille du Midi.
A fine giornata, di ritorno da un’escursione a piedi o in mountain-bike, oppure reduci dal golf vi sono oltre 12 spa a disposizione per gli amanti del relax; inoltre Megève offre il più grande éspace bien être delle Alpi – con una balnéoforme interna/esterna riscaldata a 34 °C, hammam e sauna – appena inaugurato nel vecchio Palais des Sports, ora chiamato semplicemente le Palais. Al suo interno anche una palestra artificiale d’arrampicata. In piena estate gli appuntamenti che intrattengono i turisti sono innumerevoli: dal concorso ippico, al Wine and Swing Festival, ai rally di auto storiche, fino al concorso della vacca regina; infine tante serate sono animate da vari eventi, con concerti jazz, blues e swing.
Al ristorante dell’hotel Flocons de sel (1775 route du Leutaz) troviamo lo chef Emmanuel Renaut: il suo locale ha ben tre stelle Michelin e, grazie anche al sapiente uso dei più genuini prodotti di montagna, la sua cucina assomiglia al paesaggio. Certo non è per tutte le tasche ma si può fare uno strappo alla regola. In realtà Megève è davvero una meta ideale per i gourmet: anche il ristorante Le 1920 (447 chemin de la Rocaille) gestito da Julien Gatillon ha due stelle, mentre La table de l’Alpaga (66 allée des Marmousets) ha una stella. In tutti i locali comunque la cucina sia di ricerca sia di tradizione utilizza prodotti tipici dell’Alta Savoia, dalle carni, alla selvaggina, ai formaggi d’alpeggio.
Il turista italiano a Megève non si accorge d’aver attraversato il confine di Stato; se si ha dimestichezza con la lingua francese ci si sente quasi a casa, anche se l’italiano lo conoscono in pochi.
All’Office de tourisme i soci del Tci sono i benvenuti grazie a una speciale accoglienza riservata da un Info Point che garantisce agevolazioni e sconti a chi si presenta con la tessera. Il gemellaggio tra Megève e Touring Club è recente e lo si deve all’amicizia fra Michel Naly, presidente degli Ambassadeurs de Megève e Giorgio Longo, socio volontario di Aperti per Voi, nonché Ambassadeur; negli scorsi mesi il Tci ha invitato a Milano il sindaco e l’assessore alla Cultura di Megève, mentre Megève ha ospitato durante le vacanze natalizie 2016-2017 la mostra fotografica Il Monte Bianco nelle foto d’archivio del Touring, curata dal nostro Centro di documentazione.