Anniversari. La Società Geografica Italiana compie 150 anni

Una doppia mostra e un convegno celebrano l’istituzione che dal 1867 promuove la conoscenza e il progresso della geografia, organizzando o supportando importanti spedizioni in Africa, in Asia, al Polo Nord

 

A due passi dal Colosseo, al Celio, c’è un edificio del Cinquecento circondato da un parco di villa Celimontana: è Palazzetto Mattei, sede della Società Geografica Italiana dal 1926. Dalla sua terrazza si possono ammirare, in un unico colpo d’occhio, tre epoche di Roma: il Campidoglio, la Basilica di S. Pietro e il Vittoriano.
A Roma la Società Geografica Italiana arrivò nel 1872: era stata fondata nel 1867 a Firenze, allora capitale, da duecento studiosi, per iniziativa di Cristoforo Negri, che ne fu il primo presidente, e di Orazio Antinori, con lo scopo di promuovere il progresso della geografia. All’epoca la materia, in Italia, era intesa come studio e conoscenza di terre lontane e come premessa all’espansione economica e politica.
A quei tempi, dovevano ancora essere esplorati i poli e vaste regioni dell’Africa, dell’Asia, delle Americhe, dell’Australia. Già nel 1869-70 la Sgi organizzò la sua prima spedizione esplorativa in Africa, nel 1875 in Tunisia, nel 1876 partiva per l’Etiopia. Tutte e tre furono condotte da Orazio Antinori. Seguirono decine di viaggi nel continente africano, ma anche in Asia e Sudamerica. La Società Geografica Italiana supportò in seguito  anche il volo di Umberto Nobile al Polo Nord (1927-28) e la spedizione al Karakorum di Aimone di Savoia del 1929, insieme ad Ardito Desio.
Onlus dal 2007, la Società Geografica Italiana svolge un’intensa attività di ricerca geografica e di divulgazione attraverso iniziative editoriali, mostre, convegni ed escursioni scientifico-culturali. Dal 2008 realizza il Festival della Letteratura di viaggio, manifestazione dedicata al racconto del mondo. La decima edizione è in programma dal 21 al 24 settembre 2017.
 

A 150 anni dalla fondazione la Società Geografica Italiana è una delle rare istituzioni più antiche del Touring Club Italiano e «per sua natura», scrive il presidente Tci Franco Iseppi, «è stata sempre per noi un po’ più “giovani”, un amichevole e affettuoso punto di riferimento. Con piacere il Touring aderisce, orgoglioso di dare il patrocincio alle iniziative per celebrare questo secolo e mezzo di vita» fra queste spiccano un convegno internazionale; una mostra itinerante; visite guidate nella sede dell’istituto e l’apposizione di due targhe celebrative a Firenze e a Roma.
Il convegno è fissato per il 16 maggio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini.
La mostra è ospitata in due sedi: Firenze, dove si apre il 9 maggio presso l’Archivio Storico della Città, e Roma, dal 16 maggio, presso Palazzetto Mattei. Fotografica, cartografica e multimediale, la mostra – dal titolo La geografia di una storia. La Società Geografica Italiana in 150 anni di storia italiana tra ricerca scientifica, diffusione culturale e impegno sociale – è organizzata in sezioni e ripercorre la storia della Società intrecciata alla storia d’Italia. La Sgi organizza infine visite guidate nella sua sede, una volta al mese, per tutto il 2017, per gruppi e su prenotazione, chiamando lo 06.7008279. Per saperne di più sulla Società Geografica Italiana e sulle celebrazioni per i 150 anni: societageografica.net.

UN ARCHIVIO UNICO AL MONDO
La Biblioteca della Società Geografica Italiana possiede circa 400mila volumi e oltre duemila periodici, che ne fanno la raccolta documentaria specializzata più importante d’Italia e una delle più cospicue d’Europa. Il Fondo Antico custodisce migliaia di volumi e centinaia di atlanti dei secoli XIV-XVIII. La Cartoteca raccoglie 200mila carte geografiche, tra le quali numerose carte cinesi e giapponesi, quasi tutte manoscritte. L’Archivio storico custodisce la storia dell’Istituto e migliaia di lettere, disegni e taccuini di viaggio: materiale – tra gli altri – di Orazio Antinori, Ermanno Stradelli, Vittorio Bottego, Umberto Nobile. L’Archivio fotografico, infine, conserva oltre 400mila fotografie spesso inedite che documentano luoghi e genti di quasi tutte le regioni della Terra.