Marocco: deserto rosso e città blu

Immagini a confronto scattate in due aree agli antipodi del Marocco: nella zona nord e nell’interno, a ridosso delle montagne dell’Atlante. Il deserto, che all’alba e al tramonto si tinge di varie tonalità dal giallo al rosso, si misura con l’azzurro della case di una città santa

Un viaggio originale all’interno del Marocco, alla ricerca di un tempo perduto. Il nostro fotografo è rimasto affascinato dai colori del Paese seguendo le antiche carovaniere, tra villaggi fortificati, i celebri ksar, costruiti con paglia e fango, deserti dalle dune infuocate, gole rocciose e sperdute oasi dove invece domina il verde dei palmeti e dei mandorli. Ne è uscito un reportage di immagini spettacolari che ci presentano forse il lato meno noto del Paese, con località oggi toccate già dal turismo, ma dove il ritmo del tempo non è cambiato da secoli.

Ritroviamo così magiche quinte teatrali utilizzate da numerosi celebri film come Lawrence d’Arabia, Un tè nel deserto e Il gladiatore, ma anche scrigni preziosi come una medina dove domina incontrastato l’azzurro delle case. Un mix di colori forti che si alterna e ci affascina e che ci invita a compiere un viaggio di conoscenza non solo di paesaggi naturali, ma anche umani, come la contadina con l’asinello di Tinghir a pagina 58 o come il berbero nella foto, che osserva il passaggio di una carovana di turisti fra le dune di Merzouga nel rosso del tramonto.

Foto di Graziano Perotti