di Renato Scialpi | Fotografie dell'Archivio Audiovisivi Fondazione Fs
Rinata come ferrovia turistica nel 2014, la linea Sulmona-Isernia festeggia con grande successo i primi 120 anni di vita
Centoventi anni di vita per 128,7 chilometri di binari. È la linea ferroviaria che unisce Sulmona a Isernia, un ponte lungo gli altipiani tra Abruzzo e Molise che tocca i 1268 metri di quota alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, la seconda più alta della rete Fs a scartamento ordinario dopo quella del Brennero.
Un tracciato che è un capolavoro dell’ingegneria ferroviaria di oltre un secolo fa, quando l’arrivo del treno era sinonimo di modernità: per costruirla furono realizzate altre tre linee provvisorie di servizio e 25 chilometri di gallerie e ponti.
E poi c’è la neve: si è guadagnata la fama di Transiberiana d’Italia perché le abbondanti precipitazioni costrinsero a dotarla di gallerie paravalanghe e, addirittura, a piantare pinete che trattenessero la coltre. Ibernata nel 2011 quando cessò il traffico regolare, dal 2014 la linea è tornata a vivere con successo come linea turistica. Al punto che di recente Fondazione Fs Italiane ne ha restaurato le colonne idrauliche per riaprirla alle locomotive a vapore.
Ferrovia turistica si diventa, per legge
La legge 128/17. La buona notizia è che il 9 agosto scorso, con la legge 128/17, sono nate le ferrovie turistiche “mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”. E la Sulmona-Isernia, la Transiberiana d’Italia, è tra i tronchi ferroviari inseriti nella short list ministeriale, come la linea Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio che negli anni scorsi aveva visto mobilitarsi in suo sostegno i Club di territorio Tci della Campania.
Le linee turistiche
Entro il prossimo gennaio il Ministero delle infrastrutture dovrà provvedere a individuare ufficialmente le tratte ferroviarie turistiche; per ora, oltre alle due linee già menzionate, le candidate sono: Ceva-Ormea in Piemonte; Palazzolo-Paratico in Lombardia; Sacile-Gemona in Friuli-Venezia Giulia; Fano-Urbino nelle Marche; Asciano-Monte Antico in Toscana; Civitavecchia-Capranica-Orte in Lazio; Cosenza-San Giovanni in Fiore in Calabria. Quattro le linee in Sardegna: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Sassari-Palau Marina, Macomer-Bosa. In Sicilia coinvolte la Alcantara-Randazzo, Castelvetrano-Porto Palo di Menfi, Agrigento Bassa-Porto Empedocle e Noto-Pachino.
I viaggi con treni storici
Sul sito di Fondazione FS Italiane è online il calendario completo dei viaggi di treni storici, a vapore e non: fondazionefs.it.