di Tino Mantarro
Come ogni anno torna il calendario Di Meo dedicato, nel 2018, a Lisbona e al suo straordinario patrimonio artistico.
Abituati come siamo a pensare Lisbona come a una città favolosamente decadente, accarezzata da una luce chiara e invadente che spesso nasconde le muffe dei palazzi e le magagne dei secoli, si fa quasi fatica a riconoscerla in queste immagini geometriche e regali. Eppure quella ritratta da Massimo Listri per l’edizione 2018 del calendario Di Meo, è proprio la Lisbona che per cinquecento anni fu capitale di un impero immenso, capace di conquistare e governare terre ai quattro angoli del globo pur partendo da un Paese piccolo e povero di risorse che voltava orgogliosamente le spalle all’Europa. Un Paese un tempo ricco grazie ai commerci con le colonie che riempivano le casse degli Aviz e dei Bragança, le case reali lusitane che non hanno mai lesinato in spese pur di rendere la propria capitale al passo con quelle degli altri casati europei. Quel che resta di quegli anni è un compendio un po’ barocco di un’epoca assai lontana che ogni buon portoghese rimpiange con un pizzico di saudade.
Info: Associazione culturale Di Meo vini ad arte, tel. 0825.981418.