di Barbara Gallucci
Dalle nevi lapponi alla Valle Reatina, passando per Genova. anche nella stagione fredda partire è sempre un piacere irrinunciabile
Parma, complesso di S. Paolo
L'arte di Correggio rivive grazie a un video
Rivivono sia la Badessa Giovanna da Piacenza sia il Correggio nel cortometraggio L’ultima notte, scritto e diretto dal regista Irish Braschi e patrocinato, oltre che da Mibact e Comune di Parma, anche dal Touring Club Italiano. Sette minuti in cui il pittore incontra colei che gli commissionò l’opera. Sette minuti interamente ambientati nella stanza affrescata da Correggio fra il 1518 e il 1519. Stanza che si trova all’interno del Complesso di S. Paolo, l’ex monastero benedettino situato nel centro di Parma. Un’altra tappa per la valorizzazione del complesso di S. Paolo, la cui apertura è assicurata dai volontari per il patrimonio culturale del Tci. Valorizzazione che è stata finanziata dall’associazione Parma Io Ci Sto! costituita nel 2016 da Alessandro Chiesi, Guido Barilla, Andrea Pontremoli, l’Unione Parmense degli Industriali e la Fondazione Cariparma per sostenere il territorio parmense.
Info: parmaiocisto.com
Lapponia
In Svezia col fotografo
Tre giorni per immergersi nella quiete della natura innevata nel Nord della Svezia. Un’idea perfetta per il ponte dell’Immacolata proposta dall’ente del turismo che unisce l’aspetto culturale, artistico e naturale con quello fotografico. Al viaggio partecipa infatti anche il fotografo professionista Edoardo Miola che aiuterà i partecipanti a capire quali sono i momenti migliori e le giuste tecniche per realizzare lo scatto perfetto anche a quelle latitudini. Tra le tappe del tour il bosco di Babbo Natale e il mercato artigianale di Skellefteå.
Info: visitsweden.it
Garanzie b&b
Affitti brevi ma in case chic
La nuova frontiera del viaggio di lusso è l’affitto, per un weekend o una lunga vacanza, di un appartamento, villa, attico purché siano di prestigio. Per sentirsi a casa e, allo stesso tempo, per godere dei piaceri dell’eleganza e dello stile... anche se a casa di altri. Ma per non incappare in brutte sorprese e delegare a chi conosce il settore sono sempre di più le agenzie che si occupano dell’intermediazione tra host e guest, ovvero chi ospita e chi è ospite. Tra le più attente al mercato italiano e internazionale Hostmaker, startup inglese leader nelle grandi capitali europee, e Onefinestay che propone circa diecimila case in 180 destinazioni nel mondo.
Info: https://hostmaker.com/it/; onefinestay.com.
Rieti
La valle dei presepi
Viene chiamata anche la Valle Santa la valle reatina perché qui sono ben quattro i santuari francescani presenti e sempre qui pare che lo stesso San Francesco abbia concepito il Cantico delle Creature. Per scoprire questa zona recentemente visitata anche dal Papa l’occasione è perfetta: dai primi di dicembre al 7 gennaio infatti la valle ospita una raccolta di presepi da tutto il mondo, attività e contest di artisti di strada, nonché incontri e convegni sul tema.
Info: santuarivallesanta.com.
Giornalismo
A casa di Goffredo Parise
Giornalista, scrittore, sceneggiatore per il cinema e per il teatro. Goffredo Parise è una tra le figure di intellettuale più moderne del secondo dopoguerra. Per vedere dove ha amato abitare da un certo momento in poi della sua vita basta andare alla Casetta Rosa di Salgareda (Tv) affacciata sul Piave, oggi casa museo e sede del premio giornalistico a lui dedicato. Premiati poche settimane fa i reportage migliori della tv e della carta stampata da una giuria di qualità che annoverava, tra gli altri, anche il presidente del Tci Franco Iseppi.
Info: goffredoparise.it.
Torino
Il museo si fa teatrale
Sono circa 20 i musei di Torino e provincia coinvolti nel progetto Musei.Amo, un’iniziativa che propone visite guidate teatrali per scoprire in modo nuovo il patrimonio culturale della città. Dal museo del Risorgimento a quello di arte orientale, il Mao, il calendario è ricco e pieno di sorprese e prosegue fino a primavera.
Info: museiamo.it.
Genova
Ospitalità in stile rétro
Nel lontano ottobre del 1897 veniva inaugurato il Grand Hotel Savoie (oggi italianizzato in Savoia) di Genova. Un palazzo che, nel corso delle sua storia, ha ospitato decine di personaggi storici, vip e artisti. Oggi, per celebrare i suoi 120 anni di storia, l’albergo propone un interessante pacchetto per vivere la magica esperienza di un’immersione nell’ospitalità italiana di tradizione. Una notte, un aperitivo in stile rétro, una cena a lume di candela, la degustazione di dolci, l’accesso alla spa e alla palestra a un prezzo eccezionale a partire da 239 euro.
Info: planetariahotels.com.
Il punto
Come gestire il patrimonio culturale?
Assistiamo a un grande dibattito, a volte pacato, a volte anche più aspro, sulle politiche di gestione, intervento, sviluppo del grande patrimonio culturale (nel senso più ampio del termine) di cui l’Italia dispone. Osservandolo, da “uomini della strada” solleva qualche inquietudine: sembra un litigio, più che un dibattito. Ma con un’interpretazione un po’ ottimistica potremmo definire i momenti più acuti delle inevitabili “febbri di crescita”, come accade a molti nel passaggio, spesso repentino, dall’adolescenza alla gioventù.
Intanto cominciamo a dire che la consapevolezza che il futuro dell’Italia sta nei suoi valori è ampiamente diffusa. Tutti i suoi valori, nessuno escluso: le arti, il patrimonio storico, l’ambiente, il paesaggio, l’agricoltura e il cibo, le tante piccole e umanamente preziose località, le diversità territoriali. Non è cosa da poco, ed è una consapevolezza relativamente recente.
Ma qui cominciano le “divergenze parallele”. Da una parte si scopre all’improvviso che decenni di sinecura hanno accumulato deficit di doverosa manutenzione programmata e la denuncia con forza e indignazione: ora non è più tollerabile. Dall’altra, a volte, sembra più urgente migliorare i risultati (visitatori e incassi) limitando gli investimenti.
È chiaro che non si può far tutto e subito: bisognava strillare prima, quando non si faceva proprio niente. Ma è anche vero che concedersi a mostre e “mostriciattole”, come qualcuno ha giustamente denunciato, solo per vendere più biglietti è una soluzione che non risolve il problema e porta con sé risultati degenerativi. Le “spiritose invenzioni” (come le definiva Carlo Goldoni) non sono azioni di marketing: il marketing è una disciplina seria che deve essere all’altezza della materia di cui si occupa.
Speriamo vivamente che la fase delle “febbri di crescita” sia breve e finisca presto. È forse necessaria e inevitabile solo se prelude a una graduale e rigorosa politica di gestione che deve portare risultati positivi e duraturi, di assoluta qualità. (A.A.)