di Luca Bonora
Intorno ai grandi laghi della Carinzia, appena oltre il confine italo-austriaco, è sorta una rete di stabilimenti termali, alberghi, piste di pattinaggio, percorsi di trekking, ciclovie... Così in ogni stagione i visitatori hanno solo l’imbarazzo della scelta
In inglese mare si dice sea. In austriaco (che poi è tedesco) lago si dice see. Questo probabilmente crea qualche confusione agli inglesi che vanno in Austria, e anche agli austriaci che vanno in Inghilterra. Per noi italiani è più semplice: da che mondo è mondo, non abbiamo mai confuso il mare con i laghi.
Poi vai in Austria e scopri che puoi confonderti: in particolare, la regione della Carinzia, la più meridionale dell’Austria, è ricchissima di laghi: ne conta oltre 200, con i cinque più grandi che costituiscono l’80 per cento della superficie lacustre regionale. In tutti, d’estate, si fa il bagno: la temperatura dell’acqua in genere non scende sotto i 25° C e può raggiungere i 28° C. Ancora più insolito, per noi italiani, è il concetto di piscina lacustre, ovvero di una piccola porzione di lago utilizzata da strutture alberghiere, spesso termali, sia in estate sia in inverno. È il caso, per citarne uno, dell’Hotel Kollers di Seeboden, affacciato sul Millstätter See, e del Relais & Châteaux Hotel Schloss Seefels sul Wörthersee. Insomma, in Austria non hanno il mare, ma i laghi. Con le piscine dentro. E ci fanno il bagno, nelle piscine ma anche nei laghi (anche in inverno!). Insomma, è normale confondersi, no?
Due di questi cinque grandi laghi, il Weissensee e Millstätter See, si trovano nella Carinzia occidentale, gli altri tre fra Villach e Klagenfurt, le due città più importanti della regione, e sono l’Ossiacher See, il Wörthersee e il Faaker See. Sono laghi per ogni stagione, perché in qualunque periodo dell’anno offrono ai visitatori un modo diverso di viverli. Alcuni prevedibili, altri assolutamente sorprendenti.
Il nostro punto di partenza, nonché uno straordinario punto di osservazione che domina il Wörthersee è la Pyramidenkogel, la torre panoramica in legno più alta d’Europa. Dalla piattaforma sommitale, a oltre 100 metri di altezza, la vista spazia a 360° sulle Alpi austriache e sulla Carinzia, e i più intrepidi possono scendere con un lunghissimo ed emozionante scivolo coperto.
Proprio sulle rive di questo lago ancora oggi è portata avanti la tradizione delle case da bagno, che risale al 1870. In tedesco si chiamano Badehaus: sono stabilimenti balneari che oggi propongono anche trattamenti spa come sauna, bagno turco, massaggi. In Carinzia ce ne sono circa 15: nate per offrire servizi da spiaggia come sdraio e sorveglianza ai bagnanti, erano riconoscibili per gli edifici in legno verniciato di bianco. Le strutture odierne sono ricostruzioni di quelle d’epoca con tutti i comfort: per esempio quella del Millstätter See, propone diverse saune e fra i massaggi quello con il profumatissimo olio di pino cembro, molto diffuso in quest’area. Agli amanti delle terme vanno segnalate pure le Kärnten Therme di Villach: la struttura è la più moderna d’Austria e si estende su 11mila metri quadrati, con tre diverse aree (Fit, Fun e Spa) alimentate da sei fonti termali.
Tuffarsi dalla sauna direttamente nel lago? Anche questo si può fare. Per esempio sul Weissensee, presso la SeeSauna del Seehotel Enzian, che affianca a uno stile anni Trenta i più moderni comfort. Anche numerosi hotel nella zona del Wörthersee hanno creato intorno al lago spazi wellness.
È proprio in inverno che i laghi carinziani danno il meglio di sé con una ricchezza e una varietà di attività da lasciare a bocca aperta. Con i suoi 6,5 km quadrati, il Weissensee è il più vasto campo di pattinaggio naturale in Europa: a verificare le perfette condizioni del ghiaccio vi è una apposita figura, l’Eismeister, il “maestro del ghiaccio”. Sempre sul Weissensee ghiacciato è possibile fare immersioni subacquee scendendo fino a 20 metri: un’esperienza non per tutti ma di grande suggestione. Del resto in un altro grande lago, il Wörthersee, c’è la consuetudine di fare il bagno a Capodanno (pare porti fortuna). Sui laghi carinziani si pattina, si nuota, si gioca a hockey e si scia: sul Weissensee infatti passa anche la rete di piste di sci da fondo della valle, che si estende su 65 km.
Anche in estate c’è l’imbarazzo della scelta: prima o dopo una nuotata, i dintorni offrono punti panoramici, tranquille aree da picnic e spiaggette nascoste, da scoprire a piedi o in bicicletta. Sul Wörthersee, per esempio, consigliamo il Giro dei Cinque Laghi, itinerario ciclabile che parte da Velden.
Attorno al Millstätter See si trovano due percorsi di trekking molto particolari. Uno è l’Alta Via Millstätter See Höhensteig, lunga 200 chilometri, che in otto tappe fra i 600 e i 2600 metri di quota porta gli escursionisti nel regno del granato, gemma rosso rubino qui molto diffusa, e tocca luoghi mistici come il monte Mirnock, considerato un punto nodale dell’energia della Terra, dove sorge un singolare abete rosso con sette tronchi, in passato venerato come albero sacro. L’altra è il Sentiero dell’Amore, una facile escursione di 6 chilometri che parte da Millstatt e prevede sette soste: in ognuna si trova un pannello con una domanda che invita a riflettere sui sentimenti (per esempio, «Qual è la cosa più pazza che hai fatto per amore?»). Al termine, un portale in ferro e granati incornicia uno splendido e romantico scorcio sul lago ed è il luogo ideale per promesse d’amore e per dichiarazioni... a lunga scadenza.
Il fiore all’occhiello della Carinzia escursionistica è però l’Alpe-Adria-Trail, un trekking lungo 750 chilometri e diviso in 43 tappe, che dal Grossglockner (con i suoi 3798 metri la vetta più alta d’Austria), attraversa Carinzia, Slovenia e Friuli fino a raggiungere l’Adriatico: alla fine, al mare vi abbiamo portati.