di Roberto Casalini
Il misterioso incendio a casa Savoia, a palazzo Pitti di Firenze. E la leggenda del figlio de re, morto nella culla e sostituito

La culla in Palazzo Pitti, a Firenze, dove dormiva l’erede al trono fu distrutta dal fuoco, il 16 settembre 1822, quando una balia ci si avvicinò troppo con la candela per uccidere una zanzara. La donna morì per le ustioni due giorni più tardi. E il pargolo? Secondo la versione ufficiale, ne uscì indenne, soltanto una piccola scottatura al braccio. Ma sua madre Maria Teresa d’Asburgo, nell’apprendere la notizia, svenne anziché dar segni di gioia. Secondo la leggenda il posto dell’infante Savoia morto venne preso dal figlio di un macellaio fiorentino, un certo Tanaca che teneva bottega a Poggio Imperiale, o un certo Mazzuca beccaio a Porta Romana.
Diceva di lui la madre: «Io non so veramente di dove sia uscito codesto ragazzo. Non assomiglia a nessuno di noi e si direbbe venuto per farci disperare tutti quanti». Non è il solo scambio di culla in casa Savoia: secondo un’altra leggenda il brevilineo Vittorio Emanuele III, Sciaboletta, avrebbe preso il posto di una femmina partorita dalla regina Margherita, che non avrebbe potuto regnare e avrebbe consegnato il trono al ramo cadetto degli Aosta.