di A cura di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Scopriamo con Enit due luoghi unici: Fiumara d’Arte e La Scarzuola
Sicilia: arte contemporanea a cielo aperto
Un museo a cielo aperto, tra arte e natura con panorami spettacolari. Ecco cosa è Fiumara d’Arte! Tutto nasce da un’idea di Antonio Presti, imprenditore e collezionista d’arte contemporanea, che nel 1982 commissiona allo scultore siciliano Pietro Consagra un monumento funerario alla memoria del padre. Nel 1986, la consegna dell’opera coincide con l’annuncio della nascita di un museo all’aria aperta: un’esposizione di scultura contemporanea per valorizzare il territorio con la scoperta di luoghi nascosti o poco conosciuti, attraverso la simbiosi di arte e natura. Una galleria d’arte all’aperto lungo un percorso che parte dalla costa e si addentra nell’entroterra nel Parco dei Nebrodi tra i Comuni di Santo Stefano di Camastra, Tusa e Mistretta, tutti in provincia di Messina (nelle foto, in alto, Monumento per un poeta morto di Tano Festa, più nota come “la finestra sul mare”; sotto, 38˚ parallelo-Piramide di Mauro Staccioli).
Con le sue grandi opere scultoree all’aperto, Fiumara d’Arte, insieme al famoso
Art Hotel Atelier sul mare con le venti stanze d’artista, rappresenta un vero e proprio parco di arte contemporanea inserito nel suggestivo paesaggio siciliano.
Per saperne di più: ateliersulmare.com/it; visitsicily.info/arte-moderna
Umbria: La città ideale
di Tomaso Buzzi
A Montegabbione, in provincia di Terni, sorge La Scarzuola, la città ideale di Tomaso Buzzi: un’utopia creata sulla pietra, che celebra quell’ideale costruttivo che è stato inseguito per secoli da progettisti e architetti.
La Scarzuola affonda le sue radici in tempi molto lontani: la storia racconta che qui, nel 1218, San Francesco d’Assisi costruì una capanna (di scarza, pianta lacustre dalla quale deriverebbe il nome della struttura) sul punto in cui – dall’alloro e dalla rosa da lui stesso piantati – era miracolosamente sgorgata una fontana. Nel luogo sacro fu poi fondato un monastero, acquistato da Tomaso Buzzi nel 1956. Lo stesso Buzzi progettò ed edificò tra il 1958 e il 1978, a fianco del complesso, la sua Città Ideale, formata da sette teatri, a rappresentare i diversi aspetti della vita ideale.
Culmine della struttura è l’Acropoli: una montagna di edifici costituiti da una numerosa serie di archetipi che, vuoti all’interno e dotati di tanti scomparti come in un termitaio, rivelano molteplici prospettive. Un uso-abuso di scale, sproporzioni volute, percorsi labirintici, geometrici e astronomici arricchiscono questa grande opera globale in cui elementi del passato si sovrappongono a quelli del presente e del futuro.
Un luogo magico capace di guidare il visitatore in un vero e proprio viaggio nel subconscio, attraverso il quale Tomaso Buzzi intende portare l’uomo a una maggiore consapevolezza di sé. Le figure che si incontrano tra gli edifici rappresentano infatti tutte un diverso aspetto della psiche: un percorso di rinascita che inizia dai lati più bui dell’anima per concludersi nella luminosità dell’Acropoli. Il risultato è una costruzione surreale che racchiude la tradizione del sacro e l’innovazione del profano. Per saperne di più: lascarzuola.com; umbriatourism.it