di Redazione Touring
News e tendenze dal mondo del turismo: ospitalità fra i vigneti, arte sui cammini sacri, nuovi musei, hotel di lusso e alta cucina
Un B&b di charme nella corte che stregò Bertolucci
Nel 1975 un giovane ma già affermato Robert De Niro fu scelto da Bernardo Bertolucci, il grande regista recentemente scomparso, per il suo capolavoro Novecento (nella foto a destra, i due insieme sul set), assieme a Gérard Depardieu e molti altri grandi interpreti. Il film racconta una storia di amicizia tra le due guerre, sullo sfondo di un’Italia dilaniata dai conflitti politici e sociali. Pochi però sanno che fu girato nella Corte degli Angeli, una storica cascina a Roncole Verdi, nel Parmense. La Corte degli Angeli fa parte di un grande complesso agrario, un progetto di comunità agricola ideale voluto dal principe Giovanni Vidoni de’ Soresina e realizzato dall’architetto Luigi Voghera nel 1820. Oggi è un’azienda agricola e b&b di charme – le camere hanno i nomi dei protagonisti del film: Anita, Ada, Alfredo e Olmo – che propone attività didattiche, culturali e percorsi naturalistici cercando di conciliare passato e presente di un mondo contadino che sta scomparendo.
Info: cortedegliangeli.eu.
Nel Chianti più autentico
La famiglia Folonari è di quelle che hanno fatto la storia del vino in Italia. Una storia che inizia a fine Ottocento in val Camonica (Lombardia) e passa poi in Toscana, nelle terre del Chianti, con l’acquisto della casa vinicola Ruffino. I Folonari saranno i primi a portare il Chianti Classico negli Stati Uniti e nella Russia degli zar. Negli anni sessanta i Folonari scelgono di abbandonare le produzioni di massa per dedicarsi a quelle di qualità. Nel 2000 nasce l’azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, legata alle grandi DOCG toscane: Chianti classico, Bolgheri, Montalcino e Montepulciano.
Alle produzioni vitivinicole si affianca l’ospitalità di charme presso quattro tenute recuperate con cura dal 2000 a oggi: il relais di charme Borgo del Cabreo, la Villa e la Casavecchia di Nozzole (nella foto), tutte a Greve in Chianti (Firenze); e La Fuga di Montalcino nel Senese. «Il Cabreo è opera di artigiani fiorentini – spiega Giovanna Folonari – Abbiamo scelto di impiegare esclusivamente maestranze locali, eredi della grande tradizione fiorentina delle arti e dei mestieri».
La struttura è composta da sette camere e quattro suite e vanta una piscina esterna riscaldata con vista sui vigneti.
Info: tenutefolonari.com.
Lazio. Incontri d'arte lungo i cammini
Entro l’estate 2019 saranno realizzati e allestiti i sette lavori vincitori del bando Arte sui Cammini, progetto della Regione Lazio per la creazione di opere d’arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualità che attraversano il territorio regionale: la Via Francigena Nord e Sud; il Cammino di Francesco e quello di Benedetto. L’iniziativa ha visto 35 partecipanti (nella foto, Il Dialogo Infinito di Giancarlo Neri, parte della installazione Three Gates of In-Perfection).
Bergamo. Un museo per la fotografia
È stato inaugurato a Bergamo il nuovo Museo della fotografia Sestini, un archivio di un milione e 200mila immagini che testimoniano la vita della città e del territorio tra Otto e Novecento e l’attività di grandi fotografi bergamaschi che hanno documentato le trasformazioni dell’Italia e del mondo (nella foto, la Stazione Centrale di Milano nel 1953). L’allestimento è multimediale e interattivo. Il Museo della fotografia Sestini ha trovato casa nell’ala ovest del convento di S. Francesco, piazza Mercato del Fieno, in Città Alta.
Info: museodellestorie.bergamo.it.
Hotel di lusso. Come ti coccolo il cliente
The Dedica Anthology è il nuovo brand nell’hôtellerie di lusso, con strutture in Italia (a Milano, Venezia, Roma, Firenze) e in Europa (a Nizza, Praga e Budapest). Dedica perché l’arte della cura in un hotel è dedicata agli ospiti; Anthology perché ogni struttura della catena racconta una storia unica.
Tutti gli hotel sono un esempio di equilibrio classico/ contemporaneo e sono stati oggetto di un restyling focalizzato su design moderno e aggiornamento tecnologico. Fanno parte di The Dedica Anthology: Palazzo Matteotti a Milano, Palazzo Naiadi a Roma (nella foto, una sala), Grand Hotel dei Dogi a Venezia, Palazzo Gaddi a Firenze, Hotel Plaza a Nizza (questi ultimi due chiusi per restauri fino al 2020), New York Palace a Budapest e Carlo IV a Praga.
Info: dahotels.com.
Alta cucina. In tour per Marchesi
«La cucina italiana è la migliore del mondo», sosteneva senza mezzi termini Gualtiero Marchesi (1930-2017), cuoco, gastronomo e uno dei padri nobili della nostra ristorazione. Promosso dalla Fondazione Gualtiero Marchesi e da Enit, Gualtiero Marchesi World Tour prevede dieci tappe, dieci cene per celebrare la grandezza dell’Italia nel mondo. In cucina Antonio Ghilardi, tra i primi allievi di Marchesi. Iniziato nel 2018, il tour prevede nel 2019 quattro tappe in Europa, tutte a febbraio, presso la ambasciate italiane: a Parigi il 4, a Londra l’11, a Berlino il 18 e a Mosca il 25. Gran finale a Milano, il 19 marzo, anniversario della nascita di Marchesi.
Info: gualtieromarchesi.it.
Il punto
Sostenibilità responsabile ovvero una cultura preventiva
Il turismo e la responsabilità verso l'ambiente
Ho riletto in questi giorni, con affetto e nostalgia, un bel libro che Folco Quilici ha pubblicato nel lontano 1991 (I mari del Sud, Mondadori) e ho ritrovato un breve brano che mi aveva già molto colpito allora. «I polinesiani sapevano bene che, per turbare l’equilibrio naturale delle loro lagune, bastava contaminare appena quelle acque con rifiuti del villaggio o addirittura con molto meno: per esempio, il sangue di un pesce pescato all’amo o all’arpione. Quelle poche gocce di sangue sarebbero a poco a poco marcite nell’acqua (che nello specchio liquido chiuso dell’atollo è quasi stagnante), provocando la fuga in oceano aperto dei pesci di specie più delicata; e quella prima rottura d’equilibrio avrebbe causato altre fughe a catena. Per questo nelle acque interne i pesci dovevano essere catturati vivi senza il minimo spargimento di sangue; e potevano essere uccisi, poi, solo lontano dall’acqua. C’erano pene severe per chi trasgrediva queste regole, garanzia di un equilibrio tanto delicato da misurarsi nel rapporto tra poche gocce di sangue e l’enorme massa d’acqua di una laguna». Questo significa che la “sostenibilità” responsabile (ambientale, sociale e anche economica) è stata a lungo, per i popoli della terra, una rigida e naturale cultura preventiva: i danni vanno evitati all’origine, con comportamenti virtuosi. Porvi rimedio, a cose fatte, è difficile, costoso e, spesso, solo parzialmente possibile. Il mondo oggi, consapevole del fatto di aver esagerato nell’uso delle risorse naturali del pianeta e delle conseguenze che ne derivano vistosamente, è all’affannosa ricerca di una sostenibilità “di recupero”; nei limiti del possibile la società green comincia a darsi seriamente da fare, tra mille difficoltà, anche perché sono ancora molti (e potenti) coloro che preferiscono procedere imperterriti negando o minimizzando il problema. La pratica turistica è coinvolta in questa tensione. Un miliardo e mezzo, quasi, di cittadini del mondo viaggiano ogni anno su tutto il globo (dieci, quindici anni fa erano 400 milioni), e interi continenti, un tempo quasi esclusi, oggi accolgono ed esportano viaggiatori. Siccome il viaggiare è sempre stato e rimane il più importante mezzo di crescita socio-culturale e di sviluppo pacifico dei rapporti tra i popoli, questo è un bene. Il Touring Club Italiano è stato fondato per questo, ma da 125 anni non ha mai perseguito questo obiettivo nel viaggiare senza legarlo in modo indissolubile a criteri di sostenibilità: è un principio etico fondamentale. Etico non significa ispirato ad astratti e generici aneliti morali. Significa che il turismo deve conservare la sua funzione sociale e culturale ed assicurarla intatta alle generazioni future. Se per pescare oggi più pesci insanguiniamo le acque della laguna accadrà che noi stessi (e chi verrà dopo di noi) non potremo più pescare. A.A.