Quella Roma che parla francese

Dai tempi del papato, la Francia è molto attiva sul territorio romano. Numerosi i luoghi di culto di comunità francesi, come i lorenesi, i savoiardi, i bretoni e la piccola comunità della Franca Contea, che una volta stabilitisi nella capitale entravano in possesso di una propria chiesa: S. Ivo dei Bretoni, S. Nicola dei Lorenesi, S. Andrea dei Borgognoni, la Chiesa della Trinità dei Monti e la splendida S. Luigi dei Francesi –, dove si possono ammirare, nella cappella Contarelli, tre tele del Caravaggio: L'ispirazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e uno dei suoi capolavori, la Vocazione di San Matteo (nella foto).
La Francia è molto attiva sul territorio romano anche con l’Institut français Centre Saint-Louis, tra piazza Navona e il Pantheon, e l’Ècole de Rome presso l’Ambasciata di Francia, a Palazzo Farnese. All’interno, da non perdere la galleria Farnese, con i soffitti magnificamente affrescati dal Carracci. Raccogliendo l’eredità dell’Institut de correspondance archéologique creato nel 1839 per accogliere a Roma gli studiosi stranieri, l’Ècole de Rome si occupa di ricerca storica, archeologica e scienze sociali ed è organizzata in tre sedi(piazza Farnese 67, piazza Navona 62, Crypta Balbi in via dei Delfini 14 con il laboratorio di archeologia; www.efrome.it/).
Fondato nel 1945 dall’Ambasciatore filosofo Jacques Maritain, l’Institut français Centre Saint-Louis (in largo Toniolo 20/22; www.institutfrancais.it/roma) svolge un ruolo di diffusione della lingua e della cultura francese con corsi per tutte le età. È anche un luogo di dibattiti e promozione del cinema francese molto apprezzato e ospita il Centro di informazione e di documentazione sulla Francia contemporanea.