di Tino Mantarro | Fotografie di Gianni Mazzotta
A Bologna, nei tunnel che ospitavano un’autorimessa, è nato uno spazio polifunzionale che promuove la cultura delle due ruote e ne facilita l’utilizzo con un parcheggio, un’officina e tanti servizi pensati per i ciclisti
Alcune scelte sono lo specchio dei tempi. Meglio un’autorimessa con trenta posti auto o uno spazio per ospitare quattrocento biciclette? A Bologna qualche anno fa non hanno avuto dubbi: vincono le bici. Così quella che era una vecchia autorimessa, un pezzetto di anni Sessanta incastrato sotto la collina del Pincio a due passi della stazione, è diventata una moderna velostazione. Si chiama Dynamo e in pieno spirito bolognese è una cooperativa che dà lavoro a 12 persone, il che la rende la più grande ciclostazione italiana direttamente ispirata ai modelli olandesi. «Tutto è nato nel 2014 grazie a un bando del Comune per affidare spazi in comodato gratuito per cinque anni a progetti under 35 – spiega Simona Larghetti, anima di Dynamo –. Avevamo in mente uno spazio polifunzionale legato alla bicicletta come epicentro di relazioni umane e culturali, al Comune serviva risolvere il problema dei parcheggi delle due ruote».
Alla fine le due istanze sono andate a braccetto e hanno trovato casa. Di base Dynamo è un ricovero sicuro dove custodire le biciclette all’interno di gallerie che erano vecchi bunker della seconda guerra mondiale. Apre alle 6.30 e chiude alle 23, dunque è ideale per i pendolari. Due euro al giorno di parcheggio, venti per un abbonamento mensile, queste le tariffe per chi è stanco di vedersi rubare le bici ogni due per tre. Ma dire che Dynamo è solo un grande parcheggio sicuro è riduttivo. Perché Dynamo è tante cose che ruotano intorno alla bici: è una ciclofficina attrezzata per sistemare gli inconvenienti quotidiani di chi pedala con un servizio rapido, a buon prezzo e affidabile. Con un affaccio sulla trafficata via dell’Indipendenza, la via che dalla stazione va verso il centro, Dynamo si rivolge ai pendolari ma anche ai viaggiatori. Per cui c’è un punto per affittare bici, ma anche un deposito bagagli, si organizzano tour della città su due ruote e altri servizi per cicloturisti di passaggio. Ovviamente è anche un negozio, ma soprattuto uno spazio vivo dove diffondere cultura ciclistica: animato da festival di musica elettronica, presentazioni di libri a tema bici, incontri e iniziative sempre con un’impronta sociale e sostenibile. Ed è anche un bar con uno spazio all’aperto dove sostare, perché chi pedala in città ha bisogno di riposare.
Info: via dell’Indipendenza 71/z; tel. 051.19900462; dynamo.bo.it