Sulla linea del Piave - Souvenir dall'ultimo fronte

Un memoriale non un museo della guerra
Sul fiume caro alla patria, esattamente un secolo fa, si giocarono le sorti della prima guerra mondiale. Dalla battaglia del solstizio d’estate del 1918 al 4 novembre a Vittorio Veneto. Dal novembre scorso a ricordarlo in modo innovativo e multimediale, quasi una vera immersione sul fronte di un secolo fa, è sorto nella restaurata villa Correr-Pisani il Meve, il Memoriale Veneto della Grande Guerra a Montebelluna (Tv). Pochi oggetti, tante fotografie e filmati, non un sacrario ma un luogo di riflessione che in 24 sale ricostruisce, stimolando tutti i sensi, quel clima e quelle esperienze che vissero sulla loro pelle per quattro lunghi anni i nostri soldati. E permette al visitatore di capire anche le tante ricadute del conflitto, sull’industria, la medicina, la comunicazione e la propaganda, i trasporti, la tecnologia, la chimica, l’alimentazione...
Appena fuori della villa il Montello, l’ultimo baluardo di resistenza delle truppe italiane dopo Caporetto, all’orizzonte il monte Grappa, in basso la linea ferroviaria della tradotta, oggi pista ciclabile, e Nervesa della battaglia con il cippo che ricorda la fine dell’asso dell’aviazione italiana Francesco Baracca.

Il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Sul sogno e sulla collezione del reduce Luigi Marson, poi riallestita in forma contemporanea, è sorto il Museo della battaglia di Vittorio Veneto allestito nel Palazzo cinquecentesco della Comunità di Ceneda (con Serravalle forma il comune di Vittorio Veneto). Con un allestimento tradizionale, raccoglie cimeli e reperti bellici, elmetti, divise, maschere anti gas, fucili, giornali di trincea e propaganda d’epoca e racconta attraverso documenti e foto originali soprattutto l’ultimo anno di guerra, da Caporetto alla vittoria del Piave.

I Bombardieri del Re
Appena inaugurata a Santa Lucia di Piave presso l’azienda Borgoluce, quella che durante la prima guerra mondiale fu, nei vasti spazi della caserma Mandre, la Scuola dei Bombardieri del Re, un reparto di soldati di prima linea, particolarmente esposti al fuoco nemico, specializzati nel tiro delle bombarde, utilizzate per rompere i reticolati delle trincee austriache.     Silvestro serra