Automotive. L'ibrida "compatta con i muscoli"

Consumi e prezzi sostenibili: è la compatta Suzuki Swift 1.2 hybrid, una via di approccio soft alla tecnologia ibrida

Tra le soluzioni ibride sul mercato, quelle di Suzuki con sistema smart hybrid abbinato ai piccoli motori a benzina sono tra le più vantaggiose per l’utente, in rapporto al costo. Hanno poco impatto sulla complessità di un’auto e non comportano rinunce in termini di spazio e autonomia. La Suzuki Swift Hybrid è una moderna “compatta con i muscoli” (secondo il motto della casa) che si basa su piccoli e moderni motori a benzina, con iniezione diretta e sovralimentazione: il 1.0 Boosterjet o il 1.2 Dualjet. In entrambe le versioni il sistema smart hybrid prevede che il propulsore sia accoppiato a un dispositivo chiamato Integrated Starter Generator (Isg). Tre lettere per tre diverse funzioni: generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico in senso stretto. Per alimentare l’Isg ci sono delle batterie agli ioni di litio, poste sotto il sedile di guida, che accumulano energia nelle fasi di rallentamento e la forniscono poi al motore elettrico che è così in grado di supportare quello a benzina soprattutto nelle ripartenze, quando è richiesto uno spunto deciso. Questi interventi puntuali dell’Isg consentono di abbassare i consumi e le emissioni, oltre che rendere la progressione dell’auto più vivace.

La contropartita in ingombri e peso è davvero limitata: il pacco batterie pesa 6,2 chili e gli spazi rimangono inalterati. Tant’è che, come tradizione di Suzuki, la Swift Hybrid è declinata pure con trazione integrale 4WD. La Swift Hybrid non è una “Zero Emissioni”, è vero, ma comunque un’auto ibrida, anche formalmente sul libretto di circolazione e attualmente costa un migliaio di euro in più rispetto alle sorelle tradizionali. Una differenza di prezzo che si bilancia in fatto di efficienza, calcolata in un risparmio superiore al 15 per cento per i consumi di carburante. La Suzuki Swift 1.2 Hybrid ha 92,6 cavalli (90 dal quattro cilindri e circa 2,6 “elettrici”) in 3,8 metri d’ingombro longitudinale e offre 5 posti più 265 litri per i bagagli (oltre 900 abbattendo il sedile posteriore). La versione 1.2 ibrida si distingue per la sua agilità e la semplicità nell’approccio al volante. I consumi di benzina dichiarati nel ciclo combinato sono di 4 l/100 km, ma è soprattutto in città che si sente la differenza: quasi un litro in meno ogni 100 chilometri rispetto al già parco motore a benzina tradizionale. La Suzuki Swift 1.2 Hybrid in allestimento Top costa a listino 17.790 euro.

 

In viaggio a tre ruote

Arriva dal Giappone, da Yamaha, la moto più rivoluzionaria degli ultimi anni. Si chiama Niken e ha due ruote davanti e una dietro. Non è uno sfoggio stilistico, ma una soluzione tecnica che dà una tenuta di strada semplicemente pazzesca a questa tre cilindri da 115 cavalli. Veloce, potente, ma anche comoda e molto sicura, pure sul bagnato. Nasce per divertire tra le curve, ma farà felici anche i turisti su due ruote che mettono la tenuta di strada e la sicurezza al primo posto. Costa 14.990 euro.