Tam tam. Notizie di viaggio

Brett BeyerPino Dell'AquilaRiccardo Guasco

Da Torino a Matera, sulle orme del Campionissimo o per scoprire nuovi restauri. la primavera mette in moto

The Shed: un'astronave nel cuore di Manhattan
La città che non dorme mai è costantemente in evoluzione, ma proprio in questo periodo sta subendo l’ennesima, straordinaria, trasformazione con l’inaugurazione di un intero nuovo quartiere nei pressi dell’High Line, la ex metro sopraelevata, all’altezza di West 30th Street tra la 10th e la 11th. Da una parte l’Hudson Yards, area commerciale con decine di showroom e ristoranti, dall’altra The Shed, un’incredibile struttura a conchiglia progettata dallo studio Diller Scofidio + Renfro per ospitare eventi culturali, concerti, spettacoli e mostre. Lo spazio è pensato per raddoppiare la sua metratura grazie a un sistema di ruote a scorrimento su rotaie. Il futuro è adesso a New York.
Info: theshed.org.

Torino. La casa studio di Carol Rama
A quattro anni dalla scomparsa, Torino rende il giusto omaggio a una delle più importanti artiste italiane, Carol Rama. La Fondazione Sardi per l’Arte ha deciso di catalogare l’opera della pittrice piemontese, di pubblicare il volume Il magazzino dell’anima al quale stava lavorando prima della scomparsa e trasformare in casa museo la sua abitazione (foto in alto) in via Napione 15, sempre a Torino, presto aperta anche a visitatori e studiosi. Pioniera e all’avanguardia, Carol Rama può finalmente essere scoperta da tutti.
Info: fondazionesardiarte.org.

Anniversari. Cent'anni di Fausto Coppi
Il Campionissimo, l’Airone, l’uomo solo in fuga, nacque a Castellania (Al) il 15 settembre di cento anni fa. Alimentò la sua passione per la bicicletta fin da piccolo, quando faceva consegne per cinque lire alla settimana. Alto e magro, ma sorprendentemente resistente, Coppi fu forgiato dalla disciplina e divenne il più noto tra i campioni del ciclismo italiano e mondiale. Per celebrarlo in questo centenario decine gli appuntamenti nei luoghi di cui conosceva ogni dosso e curva: dal suo paese natale a Novi Ligure e Tortona, ma anche a Torino, Cuneo e dintorni (nella foto sotto, l’immagine dell’illustratore Guasco per il centenario).
Info: 100coppi.it.

Matera. La cripta restaurata
Da Asiago (Tv) a Matera c’è tutta l’Italia in mezzo, ma la celebre azienda biologica di miele, confetture e creme Rigoni di Asiago non teme le distanze, anzi, contribuisce alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano da molti anni. Dopo gli interventi a Milano, Venezia e Roma, ha infatti promosso la valorizzazione della Cripta di S. Giovanni in Monterrore all’interno della chiesa di S. Maria de Idris a Matera.
Info: rigonidiasiago.com.

Manzano (Ud). Vini e storie in abbazia
Torna all’abbazia di Rosazzo l’appuntamento che mette a confronto scrittori, giornalisti, filosofi e intellettuali sul tema del viaggio. Titolo dell’evento Il viaggio dalla carta geografica di Livio Felluga, perché anche il vino racconta di viaggi e giri intorno al mondo.
Info: liviofelluga.it.

Il connesso viaggiatore. Quanto è "cool" Amburgo
Amburgo è diventata una delle città più giovani, cosmopolite e colorate della Germania. Con un tocco underground che si combina con uno stile avveniristico unico: l’architettura che si prende cura del mare. La nuova Amburgo è a Hafen City: un riuscitissimo progetto di riqualificazione urbana che ha regalato alla città 155 ettari di città portuale all’interno della città. Il porto da vivere, tra vecchi mattoni dei magazzini navali, sofisticati caffé e scintillanti rooftop. Un futuro che va colto partendo dalla Elbphilarmonie, la filarmonica dell’Elba (nella foto sotto), vero simbolo di questa rinascita. 789 milioni di euro di investimenti per ottenere la sala dell’auditorium con l’acustica migliore del mondo. L’edificio porta la firma Herzog & de Meuron ed è un mix tra un cantiere e un edificio del futuro, con mattoncini rossi e ampie vetrate dalle quali si può godere l’immensità del porto di Amburgo. Venite qui al tramonto a passeggiare, godetevi le panchine sul fiume e le passerelle sui canali con viste mozzafiato sugli edifici più audaci della città. E puntate verso il Bootshaus Grill und Bar uno dei ristoranti più chic della nuova Amburgo. Atmosfera, dettagli di stile, camerieri eleganti in questo ristorante che si affaccia sul fiume. Partite con un Hafencity Negroni e proseguite con un beef burger. Chiudete gli occhi, godetevi il mountain cheese che si scioglie in bocca e la cipolla croccante che dà carattere al panino. Riapriteli, guardate il panorama. Farete fatica a credere di essere in Europa, in Germania, in uno dei più grandi porti europei. Fabrizio Raimondi

Il Punto
Concessioni balneari, che tormentone!
Come ogni primavera si ritorna a parlarne, discutere, denunciare... e tutto resta come prima
L’art. 3 dello Statuto del Touring è chiarissimo nel definire le caratteristiche e i limiti della nostra indipendenza rispetto al potere (pubblico, privato, statale, locale ecc.): Il Touring Club Italiano afferma e assicura la sua assoluta indipendenza da qualsiasi condizionamento culturale, politico, economico e religioso. Per la realizzazione dei suoi obiettivi statutari e a difesa dei diritti del suo corpo sociale e dei turisti-viaggiatori in genere è in ogni caso libero di assumere posizioni, formulare proposte o critiche, dare corso a iniziative a ciò finalizzate. A questi principi, da quasi 125 anni, la nostra associazione si è sempre attenuta anche quando è stato difficile: il rispetto delle disposizioni legislative è un dovere di tutti, così come è un diritto di tutti formulare critiche e proposte motivate di miglioramento, quale che sia l’orientamento politico di chi detiene la maggioranza parlamentare ed è in grado di legiferare. Torniamo a occuparci di un comparto importante per il turismo in Italia: le concessioni balneari. È naturale, siamo una penisola, abbiamo ottomila chilometri di coste, molto più della metà delle quali sono affidate in concessione a imprenditori privati. Quindi è normale che per noi e per i visitatori provenienti da aree continentali interne e lontane dal mare e comunque da Paesi nordici, il turismo balneare in Italia continui ad avere una dimensione determinante e degna di essere pensata e gestita con la massima cura. Invece il tema delle concessioni balneari è un “tormentone” di cui da molti governi (e decine di anni) si parla, si discute, si denuncia, si ridicolizza e poi si finisce per prorogare il confuso, inefficace, improduttivo sistema legislativo esistente, dando sempre più consistenza al pericolo di costose multe per la palese infrazione delle regole comunitarie. Puntuale come l’arrivo della primavera è arrivata l’ennesima proroga. Questa volta non si tratta di due o tre anni, ma di ben 15: fino al 2034 si va avanti così. Noi non vogliamo sostituirci al potere legislativo formulando ipotesi opposte e teoriche: ma un po’ d’esperienza l’abbiamo. Saremmo lieti (e sicuri di fare il nostro dovere) se fossimo coinvolti e consultati per dare il nostro contributo. Qui ci limitiamo ad osservare che: 1) lo Stato italiano (che per tanti motivi non nuota nell’oro) da queste concessioni incassa una miseria. 2) una proroga di 15 anni non è un incentivo per nessun privato concessionario a migliorare professionalmente la propria azienda con creatività e impegno. 3) anche in questo campo l’Italia è “plurale”: non è detto che la domanda sia banalmente la stessa a tutte le latitudini. 4) la concessione d’uso delle aree balneari non comporta soltanto diritti e doveri di accoglienza del turista, ma anche responsabilità di buona conservazione e gestione ambientale. Sono migliaia di chilometri di territorio nazionale da proteggere adeguatamente. 5) questa “cura” non può limitarsi ai pochi mesi di balneabilità ma deve dare segni di buona gestione tutto l’anno. Il mare d’inverno conserva il suo fascino mentre spesso, con rare eccezioni, le nostre coste fuori stagione offrono immagini di degrado e sporcizia. A.A.