di Isabella Brega
Fascino déco e comfort sostenibile: il Bettoja Hotel Mediterraneo, quattro stelle sul colle Esquilino, coniuga arte, ospitalità ed ecologia
Ci sono hotel anonimi, che attraversano la storia senza lasciare traccia. Altri invece, ricchi di carattere, sono espressione delle forte personalità dei loro proprietari e della volontà di condividere con i propri ospiti il senso di una famiglia, il suo gusto e i suoi valori di ospitalità. È questo il caso degli alberghi del gruppo Bettoja, che da 140 anni è protagonista dell’hôtellerie romana. In via Cavour 15, a due passi dalla stazione Termini, l’Hotel Mediterraneo, ma anche il Massimo d’Azeglio e l’Atlantico, sono l’orgoglio di questo brand che dal 2019 ha dato inizio a una grande operazione di restyling delle proprie strutture.
Progettato nel 1936 dall’architetto Mario Loreti in stile razionalista, il monumentale edificio di 11 piani del Mediterraneo, collegato al vicino Hotel Atlantico da una bella scala lignea interna, vanta 242 camere elegantemente arredate. Fra queste, le nuove 69 luminose stanze Premium, che coniugano legni pregiati, marmi, mobili d’epoca, lusso e moderno comfort, restaurate da maestri artigiani (l’hotel dispone anche di una falegnameria interna) rispettando lo stile déco che caratterizza l’intera struttura e che è stato scrupolosamente conservato dai proprietari.
Gli anni Quaranta ritornano nella grandiosa hall e negli ampi spazi comuni, arricchiti da lampadari di Murano, busti in marmo, poltrone in velluto e mobili progettati da Gustavo Pulitzer Finali. Di grande impatto le tarsie lignee, il monumentale mosaico con scene di caccia, quello di San Giorgio nella sala omonima e una gigantesca mappa del Mediterraneo su pergamena, tutti firmati da Achille Capizzano. L’atmosfera da telefoni bianchi si ritrova anche nell’eleganza del banco bar in cristallo Venini, come nell’attenzione per i dettagli che caratterizza l’intero quattro stelle e che ha visto molte case cinematografiche girare qui alcune scene di proprie produzioni, come nel caso de Il giovane Papa di Paolo Sorrentino, ma soprattutto ha spinto il Ministero dei Beni Culturali a vincolare il palazzo per il suo valore storico-architettonico.
Completano l’offerta del Mediterraneo nove sale congressi e lo spettacolare ristorante La Terrazza, da cui si ha una vista grandiosa sulla città mentre si gustano i menu dello chef Antonio Vitale, che coniuga sapientemente piatti e prodotti locali con suggestioni contemporanee. Pur ricco di atmosfere di un tempo, infatti, l’hotel vive pienamente il proprio tempo, attento ai concetti di sostenibilità e riciclo, tanto da aver bandito bottiglie e bicchieri di plastica. Per i propri ospiti, ma anche per il personale. Perché avere una storia gloriosa alle spalle insegna ad anticipare e ad avere cura del futuro.
Hotel Mediterraneo****, Bettoja Hotels, via Cavour 15, Roma.