Tam tam. Notizie dal mondo

I consigli del Cai per chi va in montagna, la cultura che cerca nuove strade e i musei inglesi che raccolgono materiale per raccontare la pandemia

Tra le dimore storiche d'Italia e d'Europa
Il castello di Thiene (nella foto), nel Vicentino, è uno degli esempi più spettacolari e meglio conservati di villa gotica in Veneto. Edificato nel XV secolo, è circondato da un parco di 12.000 mq, trasformato in giardino romantico nell’Ottocento. La villa è uno dei luoghi tutelati e promossi dall’European Historic Houses, l’Associazione delle Dimore Storiche Europee ed è stato anche protagonista di tour virtuali online nei mesi di lockdown. L’European Historic Houses riunisce e coordina 24 associazioni nazionali di dimore storiche private, fra cui l’italiana Adsi. La sede si trova a Bruxelles, in Belgio. Dalla Gran Bretagna alla Grecia, dalla Germania alla Finlandia, sono circa 50mila i luoghi storici interessati, fra ville e palazzi d’epoca, castelli e borghi fortificati, musei e masserie, giardini e abbazie. Tutte mete di turismo alternativo, da riscoprire appena possibile.
Info: europeanhistorichouses.eu.

Alpi. Un decalogo Cai per i rifugi
Il Club Alpino Italiano ha elaborato un decalogo di comportamento per chi questa estate intende frequentare i rifugi alpini (nella foto, il rifugio Gianetti di Val Masino, Sondrio) e la montagna in generale. Consigli pratici che vanno dalle raccomandazioni valide ovunque – lavarsi spesso le mani, avere con sé mascherina e guanti, rispettare le distanze di sicurezza – ad altre più specifiche per i rifugi, come l’obbligo di prenotazione in caso di pernottamento o di avere con sé il proprio sacco a pelo. E soprattutto, ricordarsi sempre di riportare a valle i propri rifiuti. «Responsabilità, autoregolamentazione e prudenza devono ispirare, ancora di più ora, ogni frequentatore della montagna», ha detto il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti.
Info: cai.it.

Capitale della cultura 2023. Bergamo e Brescia alleate
Brescia e Bergamo (nella foto) si candidano insieme per essere Capitali italiane della Cultura 2023. I due capoluoghi lombardi duramente colpiti dall’epidemia Covid-19 hanno deciso simbolicamente di candidarsi in tandem. Una sfida impegnativa, soprattutto perché la pandemia e il lockdown degli ultimi mesi hanno comportato la sospensione di quasi tutte le attività culturali, imponendo un ripensamento globale su come fare cultura negli anni a venire. Ricordiamo che Parma, Capitale italiana della Cultura 2020, resterà eccezionalmente in carica anche nel 2021.

Londra. Musei a tema covid
Il Victoria & Albert Museum di Londra sta raccogliendo materiale legato alla pandemia con cui costituire una nuova sezione. I disegni dei bambini, i cartelli sulle vetrine dei negozi, tutto ciò che rappresenta il momento storico che stiamo vivendo è di interesse del museo. Sempre a Londra, anche lo Science Museum sta costituendo una collezione che documenti “le risposte mediche, scientifiche e culturali all’epidemia”.

Roma. Stanze per l'arte
Un bed&breakfast lussuoso che è anche galleria d’arte, o una galleria d’arte che è anche b&b. Comunque lo si consideri, Parisii è un luogo unico. Caratterizzato da un design sofisticato ed elegante, grande attenzione ai particolari e al benessere degli ospiti, è un relais di lusso a Roma in via della Purificazione, dietro piazza Barberini. Fino a fine anno gli spazi comuni, le tre camere e le due junior suite ospitano la mostra Cànone Bianco di Marco Victor Romano (in foto). Fra i servizi a disposizione, tour privati nei siti e musei della città.
Info: parisii.it.