di Redazione Touring
In viaggio con Hertz: panorami da non perdere a un’ora e mezza di guida dall’aeroporto di Verona
Mentre l’aereo scende verso l’aeroporto Valerio Catullo di Verona, il lago di Garda pare lontano, là sullo sfondo dell’ultima virata sopra la città.
In realtà è poco più di un quarto d’ora di guida a separare lo scalo veronese dalla costiera del Mincio, punteggiata di canneti, che fa da prologo a Peschiera del Garda e alla sua imponente fortezza, affacciata sull’acqua a difendere i territori della Repubblica di Venezia e oggi tutelata dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.
Una città fortificata dalla storia “importante” che ne chiama un’altra: poco meno di mezz’ora di strada con vista lago e la protagonista è Sirmione, vigilata dalla rocca scaligera che schiude la vista su quella che Catullo cantò come la «pupilla di tutte le penisole» e che si protende sulle acque azzurre del Garda con il verde tenue degli ulivi, cornice ideale per le testimonianze archeologiche di una grandiosa villa romana della prima età imperiale.
Uliveti, alternati a cipressi che restano protagonisti lungo il percorso verso Desenzano, spesso chiamati a fare da schermo ai tanti campeggi e villaggi che tappezzano la costiera del lago, frequentatissimi dai turisti d’Oltralpe. E non mancano le atmosfere veneziane nel porticciolo vecchio e nel centro antico del paese, affacciati su uno specchio d’acqua che, oltre il “dito” di Sirmione, si apre all’infinito con una vista che dà l’illusione dell’orizzonte marino.
I 20 chilometri che seguono, a mano a mano che ci si addentra nell’anfiteatro morenico segnato da brevi alture, si aprono su un paesaggio agrario dove ulivo e cipresso lasciano spazio ai pregiati vigneti della Valtenesi: Padenghe, Moniga e San Felice del Benaco i piccoli centri da non perdere, prima di affrontare la sezione “alpina” del bacino del lago di Garda, annunciata dal fiordo di Salò, e il cui fascino incantò a suo tempo lo scrittore inglese D.H. Lawrence fino a fargli affermare che quello era il «paesaggio più bello del mondo».
Tra i centri gardesani più popolati, Salò dà il via alla serie di grandi ville otto-novecentesche, spesso difese da sguardi indiscreti da alti muri di pietra, che si allineano fino a Gardone e oltre: una per tutte il Vittoriale degli Italiani, villa-monumento di Gabriele D’Annunzio da lui stesso donata allo Stato nel 1923.
È invece sui versanti sempre più aspri che dominano il versante lombardo del lago oltre Gargnano che si possono distinguere le limonaie, le grandi serre per gli agrumi che hanno reso celebre questo territorio.
Per apprezzare lo spettacolo offerto dal crescendo di pareti rocciose nell’incunearsi dello specchio d’acqua tra Lombardia, Trentino e Veneto, la deviazione ideale è quella per il santuario di Montecastello a Tignale, con vista amplissima sul lago, dalla penisola di Sirmione fin su alla piramide del monte Baldo. In meno di un’ora e mezza di guida, uno straordinario viaggio nel paesaggio italiano.
INFO PRATICHE. All’aeroporto Valerio Catullo di Verona, il desk Hertz (tel. 045.8619042; aperto dalle dalle 8 alle 13 tutti i giorni) si trova nella palazzina Rent a car esterna alla zona arrivi.
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