Inchiesta. Le vacanze degli italiani nell'estate del Covid. Interviste ai viaggiatori

L'estate 2020 nel racconto di tre viaggiatori e soci Touring.

ROSETTA PACE. «Ho scoperto una Napoli diversa».

«Normalmente in estate facciamo un viaggione all’estero – racconta la socia Rosetta Pece – ma quest’anno ci sembrava giusto sostenere il mondo del turismo italiano e qualora fosse successo qualcosa ci saremmo sentiti più sicuri. Così abbiamo optato per un’intera settimana a Napoli, fuori stagione, a settembre. Ci siamo detti quando capita di trovarla così libera, non invasa dai torpedoni; quando avremo tutta a nostra disposizione Campodimonte o Pompei? La scelta è caduta sulla Campania perché ci aveva dato l’idea di essere una regione più attenta di altre al rispetto delle norme Covid e così è stato. Viaggio in treno con distanziamento, b&b, pranzi, cene e colazioni in giro
per dare il nostro contributo. Ci è piaciuto così tanto che ne approfitteremo per visitare meglio anche Venezia e Firenze».

IRENE GALLO. «Ho scelto la seconda casa e tante passeggiate».

«Avevo prenotato le canoniche settimane al mare – racconta la socia e volontaria Irene Gallo – che ho disdetto perché gli spazi sembravano troppo stretti, ma le vacanze le ho fatte lo stesso. Ma abbiamo sfruttato la seconda casa in Valtellina, andando al lago per i bagni e alternandolo con lunghe passeggiate nei tanti sentieri intorno alla nostra abitazione, scoprendo nel dettaglio un territorio che credevo di conoscere. E in tutto ciò non abbiamo rinunciato a cene e ristoranti, però scegliendo sempre situazioni all’aperto. Ho avuto la sensazione che non fosse vera vacanza, ma quest’anno va così: mi sono riposata».

LUCA DAVI. «Per me mari, monti e bicicletta».

«Felicemente ho ripiegato sulla vacanza in Italia, passandole con mio figlio non volevo avere rischi di sorta – spiega il socio Luca Davi –. Mi sono mosso in auto, perché mi è parso più sicuro, ero titubante ma mi sono stupito di quanta attenzione abbiano riservato gli albergatori alle regole di anti Covid. Me lo aspettavo in Alto Adige, dove ho trascorso una settimana in un residence e già a luglio era tutto organizzato al millimetro; è stata una bella sorpresa altrove. Perché alla fine questa situazione è stata una grande occasione per scoprire luoghi che forse non avrei mai visto, come Ortona, Vasto o il Gran Sasso, dove i prezzi erano giusti, l’a­ccoglienza perfetta e i paesaggi grandiosi e felicemente poco umanizzati. Ho comunque cercato di evitare assembramenti evitando funivie e ristoranti la sera, preferendo sempre
stare all’aperto».